L’indomani della posa dell’ultima pila del nuovo viadotto sul Polcevera, l’ex ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli ha pubblicato una diretta video sulla sua pagina Facebook, rivendicando il merito dell’opera della ricostruzione del ponte che sta per arrivare a compimento.
“Questa immagine – dice l’ex ministro Toninelli, mostrando le immagini del cantiere sul Polcevera – è un’immagine straordinaria, questa è Genova e questo è un impalcato di più di cento metri, che è appena stato appoggiato su questi piloni e proprio ieri, sono stati completati tutti i 18 piloni necessari al nuovo ponte di Genova.
Vi faccio una domanda. Avete mai visto un fatto così straordinario compiuto in pochi mesi? Genova ha avuto il 14 agosto 2018 un fatto sconcertante, lo sapete tutti, un ponte è crollato e 43 morti.
Da fine dicembre da quando è stato dissequestrato il sito dove è crollato il ponte, quando la magistratura ha dissequestrato, c’era già un qualche cosa che ha permesso oggi di vedere le conseguenze straordinarie di questo ponte… Decreto Genova, Decreto fiscale, Gegge di bilancio, dal 15 agosto dal giorno dopo quella tragedia il sottoscritto e il Movimento Cinque Stelle era qua a lavorare per permettere questo fatto straordinario cioè in poco più di un anno che un paese che vede cantieri infiniti (…) grazie alla concretezza del Movimento 5 Stelle in poco più di un anno, ha messo quasi un miliardo. (…)
Noi abbiamo messo cuore e cervello nel Decreto Genova che abbiamo fatto.
Se oggi quel ponte è quasi completato è perché abbiamo scritto un decreto Genova che oggi può essere preso a MO DE LLO ad esempio.
Sapevamo che i ricorsi sarebbero stati certi. Ma da parte di chi? Da chi il ponte l’aveva fatto crollare: Aspi, Atlantia, famiglia Benetton. E i ricorsi li ha fatti, ma il decreto era stato scritto con Intelligenza, impegno e con il cervello e questi ricorsi non hanno fermato l’opera. (…) era un decreto scritto BE NE e questo oggi si vede. E sapete cosa c’era dentro il decreto Genova? C’era una casa nuova per quelle 266 famiglie che stavano sotto quel ponte crollato (…).
“Parliamo poi di Genova e del porto – aggiunge Toninelli. Nel 2019 l’economia del porto di Genova è cresciuta, sempre grazie a quello che noi abbiamo fatto (…)
Io quando ho fatto questo gesto che alzo il pungo un istante sapete ho gioito ben sapendo cosa c’era all’interno del decreto Genova.
Un cittadino-ministro che lavora giorno e notte per fare questo decreto che comprende anche il blocco delle tarife autostradali, esulta e gioisce.
Peccato che, però, hanno fatto passare la notizia del pugno, del braccio alzato in senso di vittoria per i genovesi rispetto ai contenuti.
Forse perché la stampa era abituata ai politici tutti perfettini, in giacca e cravatta, silenziosi che non fanno niente che non hanno motivo di gioiere, di esultare.
Perché la differenza fra un cittadino-ministro dei 5 Stelle e i politici come Prodi, Renzi, Berlusconi e adesso Salvini sono che non gioiscono perché in non fanno niente di bello per i cittadini”. (…) Non ci siamo nascosti dietro il silenzio di chi non fa nulla (…) Saremo imperfetti, faremo degli errori, ma noi mettiamo i fatti prima di tutto. Lavoriamo per voi!”
“Questa cosa straordinaria è stata fatta, ma lo vogliamo dire?! Dal Movimento Cinque Stelle che ha lavorato giorno e notte – conclude Toninelli – Io i dossier li SE GUI VO, io le leggi le ho scritte insieme ai miei collaboratori, ho incontrato i cittadini genovesi, andavo nelle tende degli sfollati. (…)
Ricordatevi che questa è la differenza fra i politici perfetti che non vedete mai, silenziosi e che non esultano mai e i politici, magari imperfetti, ma di sostanza che cercano e, molto spesso come in questa occasione ce la fanno anche, di risolvere i vostri problemi. E’ semplicemente accaduto questo ed è accaduto grazie al lavoro che abbiamo fatto concretamente”.