Home Cronaca Cronaca Imperia

Nuovo tentativo di suicidio sventato nel carcere di Sanremo

Carcere Sanremo, la denuncia dell’USPP: violenze ad opera di detenuti ubriachi
Il carcere di Sanremo (foto d'archivio)

La rabbia del Sappe: Detenuto salvato per la prontezza dell’agente. Ancora una volta la Polizia Penitenziaria di Imperia è alle prese con la gestione di detenuti psichiatrici senza supporto sanitario

Nuovo tentativo di suicidio sventato nel carcere di Sanremo. A denunciarlo il sindacato Sappe della Liguria che dà notizia di un detenuto di origini italiane R.G. arrestato per rapina con problemi psichiatrici, che ha tentato di suicidarsi con un sacchetto della spazzatura di plastica avvolto intorno al collo. Il detenuto è stato salvato solo grazie alla prontezza dell’agente di sezione che è riuscito a scongiurare il peggio.

Parla il vice segretario del Sappe ligure Tristaino

“La situazione delle carceri liguri desta preoccupazione – commenta così l’episodio il vice segretario ligure Tristaino – il nostro compito è assicurare sicurezza e l’incolumità dei detenuti, riteniamo necessario intervenire per i problemi quotidiani da gestire a livello sanitario e psichiatrico, come Sappe abbiamo cercato di interessare, da alcuni mesi, anche i vertici della Asl imperiese, ai quali era stata richiesta più attenzione negli istituti penitenziari, affinché venissero sanate le vacanze di medici specialisti”.

“La carenza di medici e specialisti nelle carceri della  Liguria – prosegue il Sappe – sta determinando non pochi problemi gestionali, il suicidio di un detenuto accorso nel carcere di Sanremo ne è la riprova.

Quotidianamente gli agenti penitenziari si ritrovano a gestire detenuti psichiatrici, per i quali non hanno competenze specifiche e che innescano una serie di eventi critici anche di seria portata.

Tutto incombe sulla Polizia penitenziaria, pertanto ci si deve interrogare sul perché in un carcere come Imperia, non vi è la presenza continuativa di uno specialistica, visti i continui ingressi di arrestati.

Di certo è che si spende tempo prezioso in convegni e seminari sullo studio dei problemi carcerari ma nessun concreto intervento ne deriva, lo confermiamo attraverso i dati statistici degli eventi critici registrati nell’istituto di Imperia nel primo semestre di quest’anno inducono a mantenere alta l’attenzione, ma per fare questo iniziano a scarseggiare le risorse.”

Nel primo semestre Imperia ha registrato due tentativi di suicidio, (1 nel 2020) 4 colluttazioni, mentre su Sanremo 1 tentativo di suicidio, 53 casi di autolesionismo, 24 colluttazioni con 2 feriti.

“Ma la nostra preoccupazione – conclude Tristaino – si poggia sul pericoloso connubio tra carenza d’organico della Polizia penitenziaria e carenza di medici. Con la conseguenza che possa agevolare i tentativi estremi come in casi come questo, ed allora sarebbe una vera tragedia umana, per questo molto triste.

I piani d’assegnazione del personale in Liguria del personale di Polizia devono essere congrui e non solo per il mero turno over, così come devono essere congrue le assegnazioni di medici e specialisti nelle carceri liguri ed è assurdo e inaccettabile.

Non è questa l’attenzione e la considerazione che il Ministro della Giustizia deve riservare alla Polizia Penitenziaria della Liguria ed la suo sistema penitenziario ormai disorientato.”