Aggiornamento, Piana come Tortora: estraneo alla vicenda
I festini “Obbligo o verità”, a base di coca e sesso. Al termine di una capillare ed articolata attività di indagine, la Squadra Mobile di Genova – coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova – ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, un architetto ed un imprenditore genovesi, ritenuti entrambi responsabili di detenzione a fini di spaccio di cocaina, l’architetto anche di favoreggiamento della prostituzione.
Nelle attività di mediazione per l’acquisto della cocaina, in diverse occasioni è emerso anche un terzo soggetto, di Rapallo, a sua volta destinatario della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Genova e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Gli indagati, frequentatori della movida genovese e delle due riviere, erano soliti concludere le serate organizzando degli after, a base di sesso e droga, presso le proprie ville, invitando giovani ragazze assuntrici di cocaina che contraccambiavano la gratuita disponibilità dello stupefacente concedendosi sessualmente ai partecipanti.
Il tutto veniva reso più piccante dall’organizzazione di giochi, in gergo definiti “Obbligo o verità?”, nei quali i perdenti dovevano scontare delle penitenze rigorosamente a sfondo sessuale.
L’architetto, oltre a cedere cocaina alle ragazze, con lo scopo di disinibirle durante le sue feste, molte volte distribuiva dosi di stupefacente, definendole “bocce di vino”, anche ad altre persone di fiducia, in particolar modo ad un’amica, insegnante di liceo, alla quale, almeno in un’occasione, effettuava la consegna direttamente nel cortile della scuola, durante l’intervallo.
Ai “festini” intervenivano spesso uomini facoltosi. In particolare, l’architetto pianificava strumentalmente anche delle feste ad hoc, pagando delle ragazze, con la finalità di conseguire utili sinergie nel suo ambito lavorativo.
In alcuni casi i partecipanti non sarebbero stati al corrente del fatto che le ragazze fossero state remunerate per far sì che la serata finisse “nel migliore dei modi”.
Le perquisizioni effettuate nelle abitazioni degli arrestati, ville di lusso con piscina, hanno permesso di rinvenire modiche quantità di stupefacente.
Festini con cocaina e giovani donne. Piana: mai partecipato, né preso droghe
Aggiornamento
I due arrestati genovesi, secondo quanto riporta l’Agenzia Dire – sono l’architetto Alessandro Cristilli e l’albergatore Christian Rosolani e sarebbero “ritenuti responsabili di detenzione a fini di spaccio di cocaina, l’architetto anche di favoreggiamento della prostituzione.”
Gli indagati, frequentatori della movida genovese e della Riviera, erano soliti concludere le serate organizzando degli after, a base di sesso e droga, presso le proprie ville, invitando giovani ragazze assuntrici di cocaina, che contraccambiavano la gratuita disponibilità dello stupefacente concedendosi sessualmente ai partecipanti.
Ma non solo, infatti, veniva anche invitate alcune escort chiamate “cristilline”, dal nome dell’architetto.
Piana come Tortora: il primo marzo ero a casa e in videocall con Vinitaly. Altro che sesso e droga
Il Secolo XIX riporta che ad uno di questi incontri, avvenuto in una villetta sulle alture di Genova, nel marzo del 2022, avrebbe partecipato pure il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana (Lega) che è stato citato nel testo dell’ordinanza cautelare anche se non è nemmeno indagato. In serata è arrivata la puntuale smentita dell’amministratore regionale che non poteva essere nella villetta del festino a Genova Apparizione: “Sono estraneo alla vicenda. La sera del primo marzo 2022 ero a casa mia (alle spalle di Imperia, ndr) e in videocall con Vinitaly. Non conosco gli arrestati. Mai preso droghe, né andato con escort. Non voglio finire come Enzo Tortora”.