La sentenza lo scorso 1 dicembre. Le motivazioni ieri nel tardo pomeriggio. L’obbligo del vaccino anti Covid introdotto dal Governo Draghi nel 2021
Sono state pubblicate le tre sentenze della Corte Costituzionale riguardo l’obbligo vaccinale.
La Corte Costituzionale con una sentenza dell’1 dicembre 2022 si è detta d’accordo con l’obbligo del vaccino anti Covid introdotto dal Governo Draghi nel 2021 per alcune categorie professionali e gli over 50.
Questo dopo una lunga udienza di discussione del 30 novembre scorso.
Ieri pomeriggio la pubblicazione delle sentenze con le motivazioni. Eccole.
Con la sentenza n.14 del 2023, il redattore Filippo Patroni Griffi riguardo la “Covid-19” spiega come “l’obbligo vaccinale per il personale sanitario non costituisce una misura irragionevole né sproporzionata se l’obiettivo è quello di prevenire la diffusione del virus e di salvaguardare la funzionalità del sistema sanitario”.
La Corte era composta dai signori: Presidente: Silvana SCIARRA; Giudici : Daria de PRETIS, Nicolò ZANON, Franco MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA, Giulio PROSPERETTI, Giovanni AMOROSO, Francesco VIGANÒ, Luca ANTONINI, Stefano PETITTI, Angelo BUSCEMA, Emanuela NAVARRETTA, Maria Rosaria SAN GIORGIO, Filippo PATRONI GRIFFI, Marco D’ALBERTI.
La sentenza dopo l’audizione degli Avvocati Gabriele Fantin, Orsola Costanza, Nicolò Fiorentin, Paola Chiandotto, Augusto Sinagra, Angelo Di Lorenzo, Vincenzo Sparti, Sergio Sparti e gli avvocati dello Stato Enrico De Giovanni e Beatrice Gaia Fiduccia per il Presidente del Consiglio dei ministri.
La sentenza n.15 del 2023, redatta da Stefano Petitti, depositata ieri e anticipata con il comunicato stampa del 1° dicembre 2022 riguardante la “Covid-19” chiarisce come “i dati scientifici disponibili hanno imposto per il personale sanitario l’obbligo vaccinale non sostituibile dalla misura del tampone per la prevenzione dall’infezione”.
La Corte era composta dai signori: Presidente: Silvana SCIARRA; Giudici : Daria de PRETIS, Nicolò ZANON, Franco MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA, Giulio PROSPERETTI, Giovanni AMOROSO, Francesco VIGANÒ, Luca ANTONINI, Stefano PETITTI, Angelo BUSCEMA, Emanuela NAVARRETTA, Maria Rosaria SAN GIORGIO, Filippo PATRONI GRIFFI, Marco D’ALBERTI.
La sentenza dopo l’audizione degli Avvocati Gabriele Fantin, Orsola Costanza, Nicolò Fiorentin, Paola Chiandotto, Antonio Ferdinando De Simone, Antonio Verdone, Mauro Sandri, Beatrice Spitoni, Luca Iuliano, Susanna Cavallina, Luca Viggiano, Samanta Forasassi, Giovanni Onofri, Ugo Mattei, Carlo Cester, Chiara Tomiola e gli avvocati dello Stato Enrico De Giovanni, Beatrice Gaia Fiduccia e Federico Basilica per il Presidente del Consiglio dei ministri.
Nella sentenza n.16 del 2023 (Giudice relatore Augusto Antonio Barbera) riguardante l’ “Obbligo vaccinale” si legge come sia “inammissibile la questione di legittimità costituzionale sulla sospensione dell’esercizio della professione sanitaria anche se le mansioni non comportano contatti personali”.
La Corte era composta dai signori: Presidente: Silvana SCIARRA; Giudici : Daria de PRETIS, Nicolò ZANON, Franco MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA, Giulio PROSPERETTI, Giovanni AMOROSO, Francesco VIGANÒ, Luca ANTONINI, Stefano PETITTI, Angelo BUSCEMA, Emanuela NAVARRETTA, Maria Rosaria SAN GIORGIO, Filippo PATRONI GRIFFI, Marco D’ALBERTI.
La sentenza dopo l’audizione degli Avvocati: Stefano de Bosio e l’avvocato dello Stato Beatrice Gaia Fiduccia per il Presidente del Consiglio dei ministri.
Ecco il commento, pubblicato oggi su Twitter, del prof. genovese Paolo Becchi, ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Genova.