L’odio dem scatenato sul candidato repubblicano alla presidenza Usa Donald Trump si è trasformato in un attentato per ucciderlo, ma il tycoon anche stavolta è riuscito a cavarsela perché è stato colpito dal proiettile sparato verso la sua testa soltanto all’orecchio, che è rimasto perforato.
Per fortuna, dopo avere perso molto sangue ed essere stato medicato, stamane è stato visto scendere dal suo aereo con le sue gambe e senza aiuto. Tuttavia, sarebbe bastata pochissima mira in più per spappolare la testa all’ex presidente e trascinare gli Usa nel caos.
Trump, dopo essere stato colpito si è rialzato con l’aiuto degli agenti dei servizi segreti, ha alzato il pugno e ha urlato per tre volte “Fight, fight, fight” ovvero “Combattere combattere, combattere”. In risposta, i suoi sostenitori hanno urlato in modo patriottico e più volte ‘Usa, Usa’.
Il tentativo di omicidio è successo intorno alle 18.15 di ieri (ora locale) durante un comizio elettorale a Butler in Pennsylvania.
L’attentato è stato compiuto dal 20enne Thomas Matthew Crooks, originario di Bethel Park in Pennsylvania, che con un fucile semiautomatico si è piazzato sul tetto di un edificio a soli 150 metri di distanza in linea d’aria dal palco dove si trovava Donald Trump (su questo punto è già stata aperta un’inchiesta sui gravi errori e negligenze dei Servizi segreti Usa).
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, Crooks ha sparato diversi colpi verso il palco dove si trovava Trump davanti alla folla e “da una posizione elevata fuori dell’area del comizio” dopo che il candidato repubblicano aveva cominciato a parlare da 6-7 minuti.
Tra il pubblico purtroppo si sono registrati un morto e due feriti, raggiunti dai colpi sparati con un AR-15 dal giovane killer, che poi è stato ucciso da un cecchino della Polizia.
Sui social network il 20enne, prima dell’attentato, aveva pubblicato un video in cui sosteneva: “Odio Trump. Odio i repubblicani”.
“Dobbiamo fermare la sinistra globalista che diffonde odio, rovina e guerra” ha sottolineato il leader spagnolo di Vox Santiago Abascal. “Pur di imporsi, la sinistra ricorre al terrorismo” gli ha fatto eco il presidente argentino Javier Milei.
“Continuerò – ha dichiarato stamane Trump – a combattere per il mio Paese e non mi arrenderò mai. E’ incredibile che un atto del genere possa avvenire negli Stati Uniti. Sono stato colpito da un proiettile che ha perforato la parte superiore del mio orecchio destro. Ho capito subito che qualcosa non andava perché ho udito un sibilo, degli spari e ho subito sentito il proiettile squarciare la pelle”.
”E’ orribile – ha dichiarato l’avversario di Trump e presidente Usa Joe Biden – non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come una nazione per condannarla. Sono felice di sapere che Donald Trump stia bene. Prego per lui e la sua famiglia e per tutti coloro che erano al comizio”.