SAVONA. 1 AGOS. Oggi i ciclisti della “Pedalata Resistente” affronteranno la strada lungo la valle Pennavaire, che li porterà da Albenga ad Alto, alla Madonna del lago. La partenza è prevista per le ore 9 e 30 da Piazza San Michele.
“La speranza – spiegano gli organizzatori- è quella di trovarci in molti, lassù, in mezzo a quei monti. Il nostro dovere è quello di esserci per tenere viva la Memoria. Noi lo faremo pedalando, perché è la nostra passione , perché amorevolmente dedichiamo le nostre piccole fatiche, a chi ci ha donato un bene inestimabile: la Libertà”.
Ieri nella prima tappa la carovana ha invece compiuto questo percorso:Albenga- Pieve di Teco – Costa Bacelega – Curenna – Vendone – Leca.
Anche quest’anno dunque la due giorni, partita dalla “Città delle Torri”, ha portato i partecipanti ad attraversare tre province, seguendo gli spettacolari percorsi dell’entroterra ingauno per ricordare i luoghi della Resistenza.
All’arrivo ad Alto, in provincia di Cuneo, che dovrebbe avvenire questa mattina verso le ore 11, i ciclisti parteciperanno alla festa ed alle celebrazioni previste dagli ANPI di Albenga, Cuneo, Imperia e Savona in memoria di Felice Cascione.
La pedalata resistente, giunta alla terza edizione, è un evento organizzato dal “Gruppo amici della Pedalata Resistente” di Albenga e dal FIAB di Imperia, in collaborazione con le sezioni ANPI del Ponente ed il Comune di Alto (CN).
“Si tratta anche quest’anno – ci ha spiegato Monica Colombo, una delle organizzatrici- di una ciclo escursione non competitiva. E’ un viaggio in bicicletta nella storia, attraverso le valli e le montagne dove è nata e ha trionfato la Resistenza. L’obiettivo è quello di dare visibilità a luoghi che hanno caratterizzato la lotta Partigiana nelle nostre zone”.
I percorsi (sulle strade delle tre Province di Savona, Imperia e Cuneo) infatti mirano ad unire fra loro i luoghi delle battaglie Partigiane e gli Eroi della Resistenza ai Nazifascisti.
“La scelta del mezzo- conclude la Colombo- cioè la bicicletta, rappresenta l’omaggio alle centinaia di Donne e di Giovani , eroi silenziosi che in sella alle biciclette percorrevano queste valli per portare notizie ed ordini a chi combatteva in montagna”.
CLAUDIO ALMANZI