Oggi si svolge lo sciopero dei balneari aderenti al Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, con una chiusura di due ore degli stabilimenti balneari, dalle 7.30 alle 9.30, in segno di protesta contro la situazione delle concessioni balneari e il mancato intervento del Governo contro le direttive dell’Unione Europea.
Lo sciopero, annunciato attraverso locandine esposte in numerosi stabilimenti, ha generato reazioni contrastanti. Mentre Sib e Fiba sostengono l’iniziativa, altre associazioni di categoria come Assobalneari, Federbalneari e Cna non parteciperanno, definendo lo sciopero come un’“iniziativa spot”.
Anche le associazioni dei consumatori, tra cui Codacons, Aduc e Unc, si sono espresse contro la protesta. Tuttavia, il presidente del Sib, Antonio Capacchione, ha difeso l’iniziativa, descrivendola come uno “sciopero gentile”. “Chiuderemo gli ombrelloni nelle prime due ore del mattino, un orario in cui c’è pochissima affluenza”, ha dichiarato Capacchione, aggiungendo che durante questo periodo verranno offerti caffè e brioche ai pochi presenti.
La protesta nasce dalla preoccupazione per la procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea contro l’Italia, accusata di non aver ancora avviato le gare per la riassegnazione delle concessioni balneari, come richiesto dalla direttiva Bolkestein. La riassegnazione delle concessioni deve avvenire entro la fine dell’anno, ma la mancanza di criteri nazionali ha spinto gli enti locali a elaborare le procedure autonomamente.
Il Governo ha fatto sapere che la questione verrà discussa in uno dei prossimi Consigli dei ministri.