Con 25 voti a favore (maggioranza di centrodestra) e 15 contrari (Pd, lista Crivello, M5S e Chiamami Genova) il consiglio comunale di Genova oggi ha anche approvato il Piano delle alienazioni, proposto dalla giunta Bucci, per rimpinguare le casse lasciate mezze vuote dall’ex giunta Doria e riqualificare alcuni immobili al momento inutilizzati e abbandonati.
La lista contiene 21 immobili da dismettere e altri 13 per cui sara’ necessario redigere un piano di valorizzazione strategica di cui sara’ nuovamente informato il consiglio prima di procedere ad eventuale alienazione. Ci sono anche lo stadio Luigi Ferraris, l’ex Mercato del pesce in piazza Cavour, l’Ostello della gioventù del Righi, Villa Donghi e l’ ex Onpi di Quezzi.
L’amministrazione di centrodestra contestualmente propone anche di abolire il vincolo a residenza per disabili inserito dal consiglio comunale nel 2013.
Prevista la vendita anche della depositaria della Polizia municipale in via Mogge a San Desiderio. L’obiettivo, in questo caso, e’ consolidare la presenza di una realta’ industriale che soddisfi la domanda del mercato delle tecnologie legate ai superconduttori, la cui crescita si presume esponenziale nei prossimi anni, anche in considerazione del previsto incremento occupazionale di 20 unita’; la delibera stessa prevede di vincolare l’apposito contratto preliminare di vendita dell’immobile all’ottenimento, entro tre anni, da parte della societa’ acquirente del brevetto necessario allo sviluppo dell’attivita’.
Respinti tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni, che stamane, pur avendone la possibilità, non hanno fatto saltare la seduta del consiglio comunale.
In particolare, Pd e Chiamami Genova volevano stralciare dal piano complessivo l’ex Mercato del pesce di piazza Cavour e l’Ostello della gioventu’ di via Costanzi, al momento chiuso per inagibilita’.
Respinte anche le richieste dei dem di eliminare dalla lista l’ex sede Onpi a Quezzi e l’ex scuola di via Quasimodo.
Stralciato, invece, dalla giunta il mercato rionale di Cornigliano in via Monteverdi, come ampiamente preannunciato dal sindaco e dall’assessore comunale al Bilancio Pietro Piciocchi.
Niente da fare, infine, per un altro emendamento del Pd che chiedeva di sottoporre nuovamente al voto del consiglio comunale i piani di valorizzazione dei 13 immobili per cui, invece, la giunta prevede solo un’informativa alla Sala rossa.