È toccato al porto di OIbia testare per primo il nuovo sistema di controlli sanitari per chi arriva in Sardegna dal Continente, istituito dall’ordinanza firmata alcuni giorni fa dal governatore Christian Solinas (ex senatore della Lega e segretario del Partito Sardo d’Azione) con l’obiettivo di preservare l’isola dalla diffusione del contagio da Covid-19 e mantenere le libertà prevista dall’area di criticità bianca.
Oltre al test anti Covid obbligatorio (vale un test molecolare o un tampone antigenico negativo fatto entro 48 ore prima dell’arrivo) è previsto, come la scorsa estate, anche l’obbligo di registrarsi sull’home page della Regione o con l’app Sardegna Sicura.
Tra le 6.30 e le 7.30 di oggi hanno attraccato tre navi, due provenienti da Livorno e una da Civitavecchia, con a bordo complessivamente circa 600 persone.
Ad accoglierli alla stazione marittima due postazioni e i sanitari di Ats, uomini della Capitaneria di porto e volontari Protezione civile, oltre agli appartenenti alle Forze dell’ordine.
Inizialmente i passeggeri sono stati fatti transitare nell’area di controllo sanitario. In seguito sono stati apportati alcuni correttivi per consentire agli autotrasportatori di non perdere tempo rispetto alla loro tabella di marcia, ma anche per far sì che le persone già sottoposte a tampone con esito negativo entro le ultime 48 ore potessero lasciare lo scalo senza ingrossare la fila all’ingresso dei controlli.
Tuttavia, agli autisti dei mezzi che dovranno lasciare la Sardegna entro domani sera è stato consentito di proseguire verso la propria destinazione senza attendere di essere controllati.