“Ricordi e testimonianze per non dimenticare una delle pagine più oscure della storia italiana”.
Venerdì prossimo alle 16,30 nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi il M5S genovese e ligure e il Comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia organizzano un incontro sull’Olocausto italiano.
Circa 20 mila connazionali furono massacrati dai partigiani titini e gettati nelle foibe solo per ragioni etniche.
Oltre 350mila italiani furono costretti a fuggire sotto le minacce degli sgherri del “macellaio” Tito.
“La Repubblica – hanno ricordato gli esponenti del M5S – riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Si tratta di un capitolo della storia europea che non va dimenticato e che troppo a lungo è stato oggetto di censura in Italia perché ingiustamente ideologizzato.
Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo per riportare alla memoria i fatti vissuti dagli italiani nella Venezia Giulia del post armistizio e del dopoguerra.
I fatti che vengono più frequentemente ricordati sono naturalmente quelli relativi alle terribili vicende delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, ovvero l’abbandono dapprima progressivo e poi tumultuoso dei luoghi della Venezia Giulia, dove la comunità italiana viveva in pace da millenni, a seguito dell’ascesa del nuovo regime comunista di Tito.
Centinaia di migliaia di persone che da un giorno all’altro dovettero lasciare la propria casa, le proprie attività e le proprie terre per imbarcarsi alla volta delle terre italiane non travolte dall’occupazione titina.
Sulle navi dirette a Venezia e Ancona, gli italiani in partenza caricarono i loro pochi trasportabili beni. Qualcuno portò con sé anche i corpi dei propri defunti, per non lasciarli in una terra ormai sentita ostile”.
Al dibattito pubblico interverranno Alice Salvatore (consigliere regionale e discendente della famiglia Skull di Fiume) Luca Pirondini (consigliere comunale di Genova) Massimiliano Lucente (consigliere Municipio I Centro Est) Fulvio Mohoratz (delegato della presidenza nazionale per la Liguria e consigliere Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) Piero Tarticchio (presidente del Centro di Cultura Giuliano-Dalmata) Emerico Radmann (presidente Comitato provinciale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia).