Covid, con perdite fino a 500 a capo, Zootecnica savonese in affanno
Sono oltre un centinaio le imprese zootecniche savonesi che si trovano in gravi difficoltà per la riduzione delle vendite verso il canale Ho.re.ca, a causa delle limitazioni imposte per arginare la pandemia, e il conseguente crollo dei prezzi, scesi per la Razza Piemontese addirittura a 500 euro a capo: è necessario un intervento immediato per dare garanzie alle imprese e salvaguardare una filiera che è strategica, inoltre, per la salvaguardia del territorio dal rischio idrogeologico.
È quanto afferma Coldiretti Savona per sottolineare le perdite continue che gli allevatori locali, concentrati specialmente in Val Bormida, stanno subendo, mentre aumenti si sono registrati nei costi di gestione delle mandrie. L’emergenza Covid è costata sino ad oggi alle stalle italiane 1,7 miliardi di euro tra il blocco delle vendite, con la chiusura del canale della ristorazione, le fake news e il crollo dei prezzi, mettendo a rischio la sopravvivenza della Fattoria Italia.
“Le misure di contenimento e la chiusura parziale o totale del canale dell’Ho.Re.Ca. – affermano il Presidente di Coldiretti Savona Marcello Grenna e il Direttore Provinciale Antonio Ciotta – stanno penalizzando tutto il settore agroalimentare, con un impatto particolarmente pesante per il settore della zootecnia da carne. Il calo della domanda ha causato il crollo dei prezzi di vendita, mandando in sofferenza molte aziende savonesi, produttrici di grandi eccellenze. Per questo vanno individuati, quanto prima, strumenti di sostegno, aiuti diretti alle imprese e ristori concreti, in modo da evitare la chiusura delle aziende e il conseguente gravissimo danno in termini di abbandono del territorio, mantenimento e pulizia dei pascoli”
FONTE Coldiretti Liguria – Giulia Nicora