Si è chiusa con successo domenica 20 ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova l’VIII edizione di Electropark, festival dedicato ai più recenti sviluppi dell’elettronica e della cultura contemporanea che dal 16 al 19 ottobre ha animato spazi inediti e suggestivi del centro storico del capoluogo ligure, tra il quartiere di Pré e il Porto Antico.
Oltre 2000 le presenze da tutta Italia (e da Francia, Austria, Svizzera e Inghilterra) per assistere alla quattro giorni di festival, che ha portato a Genova 18 artisti da 10 paesi del mondo (Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Giappone, Germania, Italia, Russia, Olanda, Canada, Bielorussia), 11 act (7 live e 4 dj set), tra i quali 2 prime italiane, 1 prima mondiale e 1 debutto assoluto.
Dopo l’inaugurazione di mercoledì 16 alla Villa del Principe, con la prima assoluta del nuovo lavoro di Alberto Barberis Stradella Reloaded ispirato all’opera del compositore italiano Alessandro Stradella e realizzata in collaborazione con Associazione il Gioco dell’Arte e Le vie del Barocco, giovedì 17 la Chiesa inferiore di San Giovanni di Pré (parte del complesso medievale della Commenda) ha ospitato il live di Tomoko Sauvage e Emmanuelle Parrennin, straordinario incontro tra l’artista e musicista giapponese, tra le figure più interessanti della ricerca contemporanea del suo paese, e la cantante e polistrumentista francese, autentica figura di culto del folk d’autore europeo.
Venerdì 18 e sabato 19 il festival è entrato nel vivo, spostandosi sul mare negli spazi post-industriali dei Magazzini del Cotone, cuore pulsante del Porto Antico di Genova, utilizzati per la prima volta in questa occasione come location di un evento culturale.
Da segnalare, tra gli act della due giorni ai Magazzini, l’energetico live del duo inglese Giant Swan e la strabiliante la performance dell’artista americano William Basinski insieme a Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand.
Potenti e capaci di infiammare il dancefloor sono stati il dj set di Andrew Weatherall e Hieroglyphic Being, due tra gli headliner più attesi di questa ottava edizione di Electropark, il live di Piezo e il dj set dell’americana Rrose, che ha chiuso ufficialmente nella notte tra sabato e domenica la manifestazione.
«Electropark 2019 – dichiara il Direttore Artistico del Festival, Alessandro Mazzone – è stata un’ottava edizione travolgente, all’insegna della sperimentazione, che ha colto l’interesse di un ampio pubblico.
Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti: i primi due giorni di festival alla Villa del Principe e alla Chiesa di S. Giovanni di Prè prevedevano contenuti artistici per nulla scontati e richiedevano un livello di attenzione particolare.
Uno dei nostri obiettivi è infatti quello di osare, presentando nuove forme di fruizione artistica e culturale. Il venerdì e il sabato ai Magazzini del Cotone del Porto Antico sono stati la sfida più importante di questa edizione e penso che abbiamo creato ottime basi per lavorare nei prossimi anni ad una programmazione in questi spazi dall’altissimo potenziale: li abbiamo aperti alla città, abbiamo creato nuove opportunità di sviluppo, i numeri ci hanno dato ragione.
A questo si aggiungono gli eventi collaterali (il workshop di field recording e il talk sul capitale relazionale di una città) che hanno contribuito ad un racconto inedito di Genova per favorire una crescita sempre più consapevole del territorio dal punto di vista culturale».
Punta di diamante del progetto culturale ideato da Forevergreen.fm, che comprende Electropark Exchanges (rassegna di musica elettronica a teatro che si tiene in primavera al Teatro Franco Parenti di Milano) e diversi format legati alla musica contemporanea, Electropark è realizzato grazie al prezioso sostegno di Comune di Genova, Compagnia di San Paolo (Maggior sostenitore, nell’ambito dell’edizione 2019 del bando Performing Arts), Goethe-Institut Genua, e in collaborazione con alcune tra le eccellenze culturali e produttive della città: Porto Antico di Genova, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Teatro Nazionale di Genova, Teatro della Tosse, Mibac Palazzo Reale, Trust Doria Pamphilj, Suq Festival, Paganini Genova Festival, Conservatorio di Musica “Niccolò Paganini”, Associazione il Gioco dell’Arte, Le vie del Barocco, Code War, Coldiretti Pesca, Associazione culturale Matrioske, Consorzio Vivere Santa Brigida.
«Quest’anno – conclude Mazzone – Electropark ha voluto spingere sull’internazionalizzazione della proposta artistica a cui ha fatto da cornice la ormai consolidata valorizzazione di luoghi storici e inediti per ospitare musica elettronica.
Un doppio obiettivo che abbiamo raggiunto grazie al riconoscimento pieno del progetto: siamo sì organizzatori ma anche cittadini e come tali abbiamo una responsabilità anche politica che è stata legittimata dal duro lavoro che ci troviamo a svolgere nei mesi precedenti al festival con istituzioni, partner e con gli artisti stessi che ci tengo a ringraziare in maniera particolare.
Artisti tutti, nessuno escluso, che hanno partecipato non solo sul palco ma anche al di fuori, che hanno colto la cura riservata dallo staff e hanno potuto apprezzare la potenza del festival in un contesto complesso come quello genovese.
Non solo quindi risultati quantitativi ma una qualità percepita da tutti che ci proietta già nel 2020».