Sono venti gli indagati per il crollo di ponte Morandi del 14 agosto scorso e fra questi anche Autostrade per l’Italia.
Le accuse contestate sono disastro colposo, omicidio colposo stradale plurimo e omicidio colposo aggravato dalle violazioni delle norme anti infortunistiche.
Il procurato capo Francesco Cozzi ha anche annunciato: “A breve chiederemo l’incidente probatorio. L’iscrizione viene fatta proprio contestualmente per la necessità di effettuare un atto garantito”.
Cozzi che allo stato attuale la lista è di 20 indagati “Ma non è escluso che l’elenco possa allungarsi”, nel caso “emergessero ulteriori profili dalla prosecuzione delle indagini” anche in seguito all’incidente probatorio.
E se da una parte il premier Giuseppe Conte assicura: “Non faremo sconti a un concessionario dopo una simile tragedia. Non posso dire oggi che si va verso la nazionalizzazione. A noi interessa tutelare a pieno il patrimonio dello Stato e la massima tutela per i cittadini. Se questo avverrà attraverso la nazionalizzazione o una nuova gara con condizioni contrattuali diverse lo vedremo.”
Dall’altra il governatore della Liguria, Giovanni Toti, afferma di aver chiesto al Governo di non revocare la concessione: “Ho chiesto al governo che questo non avvenga, credo che questo non sia utile a Genova, alla Liguria e a tutto il paese”.