Omaggio a Pertini al Sipario Strappato di Arenzano. L’11 dicembre in scena alle 21 lo spettacolo “Sandro” di Christian Poli.
Omaggio a Pertini al Sipario Strappato il prossimo weekend.
Sabato 11 dicembre, alle ore 21, il Teatro dell’Argine porta in scena al Sipario Strappato di Arenzano (via Marconi 165) “Sandro”, dedicato alla figura di Sandro Pertini.
Lo spettacolo è di Christian Poli, con inserti drammaturgici di Nicola Bonazzi, in scena Andrea Santonastaso che ha curato anche i disegni.
Raccontare la storia di una delle figure più amate della politica italiana consente di ripercorrere la storia del ‘900 con piglio energico e picaresco, facendo poi il punto su noi stessi, su ciò che eravamo e che siamo diventati.
«Torna a trovarci Andrea Santonastaso dopo due anni e ne siamo molto contenti, è un artista di qualità e le scene sono disegnate da lui che è un fumettista di talento, sarà uno spettacolo molto suggestivo» dice Sara Damonte, direttore artistico del Sipario Strappato.
Di Sandro Pertini restano indimenticabili alcune immagini, consegnate alla memoria di ciascuno da spezzoni televisivi.
Sono immagini che hanno scandito alcuni degli avvenimenti della storia recente italiana (per esempio la vittoria dei Mondiali di calcio nel 1982 o la strage alla stazione di Bologna).
In quegli avvenimenti Pertini c’era, naturalmente nel suo ruolo istituzionale.
Ma c’era anche con la sua carica di umanità, con la sua storia che veniva da lontano, dalla guerra partigiana e dalla prigionia sotto il fascismo.
Era una figura che gli italiani sentivano vicina; divenne una sorta di “nonno” per i bambini e di icona pop: gli vennero dedicati fumetti e canzoni (chi non ricorda il “partigiano come presidente” di una nota canzone di Toto Cutugno?).
Nella sua figura, come mai prima di allora e come mai sarebbe successo dopo, un’intera nazione si riconosceva e riconosceva i valori “puliti” della politica, o ciò che la politica dovrebbe rappresentare nella sua accezione più alta: solidarietà, vicinanza, attenzione alle persone.
Raccontare la storia di Pertini può avere senso dunque non solo perché ci consente di ripercorrere la storia di un “italiano” che attraversa il Novecento e le sue tragedie, con piglio sempre energico e picaresco;
ma può averlo soprattutto per fare il punto su noi stessi, su ciò che eravamo e su ciò che siamo diventati;
sull’idea che possa esistere una politica in grado di segnare la linea di un’etica civile e solidale, e farsi guida di una società, se non pacificata, capace almeno di dialogare al proprio interno per ritrovare le ragioni di una convivenza più conciliante e aperta.
Con questo spettacolo Bonazzi, Poli e Santonastaso, dopo il grande successo di “Mi chiamo Andrea, faccio fumetti” dedicato ad Andrea Pazienza, tornano a raccontare una biografia esemplare a cavallo tra anni Settanta e Ottanta, nella convinzione che in quei due decenni abbiano germinato pensieri e situazioni con cui ora più che mai occorre confrontarsi.
Ulteriori dettagli
Il costo degli spettacoli è di 12 euro intero, e 10 euro ridotto.
Sono studiati abbonamenti interi e ridotti (under 30 e over 65) per pacchetti da 10 o 5 spettacoli.
Green pass obbligatorio; lo staff del teatro provvederà a fornire gel sanificante sia all’ingresso (dove verrà misurata anche la temperatura corporea) sia al primo piano.
Gli abbonati possono disporre di un posto fisso a loro scelta per tutti gli spettacoli.
Info e prenotazioni: 3396539121