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Omicidio a Savona: uomo arrestato dopo confessione

Omicidio a Savona: uomo arrestato dopo confessione
La Questura di Savona

Un tragico episodio ha scosso la città di Savona, dove un uomo sessantasettenne è stato arrestato ieri per l’omicidio aggravato della sua compagna nell’abitazione di in piazzale Luigi Moroni. 

La vicenda è emersa a seguito di alcune contraddizioni nel racconto del ritrovamento del corpo da parte dell’uomo, che ha condotto gli investigatori della squadra mobile di Savona a ottenere una confessione.

Le richieste di denaro e poi la rabbia

Durante la notte, una lite accesa scaturita dalle continue richieste di denaro da parte della donna ha raggiunto il culmine. 

L’uomo, in un impeto di rabbia, avrebbe colpito la compagna al petto, provocandole un malore fatale. Inizialmente, l’uomo ha chiamato i vicini per chiedere aiuto, dichiarando al personale del 118 di aver trovato il corpo esanime della compagna nella loro camera da letto.

L’intervento delle Autorità

Sul posto, intorno alle 4.30 del 17 luglio 2024, era intervenuto il 118 con l’auto medica e un’ambulanza della Croce Oro Mare di Savona e gli agenti della squadra mobile, la polizia scientifica e il pubblico ministero che ha coordinato le indagini. 

Un primo esame del cadavere è stato eseguito dal medico legale, con la salma successivamente affidata all’Autorità Giudiziaria per un esame autoptico più approfondito.

Dopo aver riscontrato numerose incongruenze nel racconto dell’uomo, gli investigatori sono riusciti a far emergere la verità. 

L’uomo è stato così arrestato con l’accusa di omicidio aggravato e trasferito alla casa circondariale di Genova Marassi.

Gli accertamenti immediati non hanno rivelato precedenti interventi per liti tra i due conviventi, ma la coppia era già nota ai servizi sociali per precedenti situazioni di disagio.

Sarà effettuata oggi l’autopsia sul corpo della donna morta due giorni fa nella propria abitazione in seguito a una discussione con il convivente.

Il medico legale ha rilevato la presenza di ecchimosi sul petto ritenute compatibili con un traumatismo di natura violenta, ma ha ritenuto di eseguire l’autopsia per dire con certezza le cause della morte della donna.