Ipotesi reato è per omissione di atti d’ufficio e omessa denuncia
Due agenti di polizia ed un medico della Salute mentale sono stati indagati nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte omissioni, in merito alle fasi precedenti dell’omicidio di Alice Scagni, la donna uccisa dal fratello Alberto il primo maggio scorso a Genova.
Le ipotesi di reato sono omissione d’atti d’ufficio e omessa denuncia
Si tratterebbe della dottoressa del Centro per la Salute mentale che alla richiesta dei genitori di ricoverare il figlio, aveva preso tempo e gli agenti che il primo maggio, giorno dell’omicidio della donna, non si attivarono nonostante le richieste della madre e del padre di Alice.
Nei giorni scorsi il perito del gip aveva dichiarato Scagni semi infermo di mente. Per la procura invece sarebbe capace.