C’è una svolta nelle indagini sull’omicidio di Luciano Amoretti, l’ex gioielliere di Sanremo trovato morto nella sua abitazione. La polizia ha arrestato due persone che, potrebbero essere gli esecutori del brutale omicidio.
Amoretti, 76 anni, è stato picchiato a sangue con una mazzetta da muratore fino ad essere ucciso.
La vicenda ha ancora tanti lati oscuri. L’ex gioielliere era stato arrestato lo scorso anno con l’accusa di essere il basita della rapina a mano armata ai danni di un’altra gioielleria di Sanremo avvenuta nel luglio 2018.
I due arrestati sono entrambi di Nizza Monferrato, in provincia di Asti.
Uno dei due, 63 anni, avrebbe confessato l’omicidio compiuto insieme al complice di 50 anni.
Determinante, oltre al sistema di videosorveglianza della zona, sarebbe la testimonianza di un vicino di casa.
Sarebbe stata anche rinvenuta l’arma con la quale è stato ucciso l’ex gioielliere.
La mazzetta da muratore usata per ucciderlo insieme a due telefoni cellulari distrutti sono stati rinvenuti vicino al fiume Belbo, nel tratto che attraversa Nizza Monferrato.