Due notti prima dell’omicidio avvenuto nel carcere di Marassi, il 58enne Luca Gervasio aveva già aggredito il suo compagno di cella Roberto Molinari.
Quest’ultimo, però, al medico di guardia aveva riferito di essere soltanto caduto.
Il sanitario non ha creduto a quella versione e nel referto ha indicato che le lesioni “erano incompatibili con una caduta ma riconducibili a un’aggressione”.
Nessuno però ha cambiato di cella Gervasio, nonostante quella segnalazione.
È quanto emerge dalle prime indagini degli agenti della Sezione omicidi della Squadra mobile genovese che stanno indagando sul delitto in cella.