Nessuna traccia ematica trovata sul motorino della Cecere
In merito alle indagini sull’omicidio di Nada Cella, sarà ancora necessario attendere un mese per conoscere i risultati dei test del Dna.
A chiedere la proroga delle indagini il genetista Emiliano Giardina incaricato dal Procura di Genova di verificare l’eventuale presenza sulla scena del crimine del dna di Annalucia Cecere.
La donna, 53 anni, ex maestra, è indagata per omicidio volontario.
Nada Cella: La proroga delle indagini sul dna fine a fine aprile
I risultati dei test avrebbero dovuto arrivare a fine febbraio, ma dopo una prima proroga di un mese, ora il noto genetista ne ha chiesto una seconda fino a fine aprile.
Intanto, secondo quanto riferiscono fonti investigative, non sarebbe stata trovata alcuna traccia ematica sul motorino sequestrato alla Cecere lo scorso novembre.
A fare indagare la 53enne, la testimonianza di una donna. Tale testimone aveva raccontato ai Carabinieri di aver visto Annalucia Cecere, la mattina della morte di Nada. Secondo la testimonianza la Cecere si sarebbe allontanata a bordo del suo motorino proprio da via Marsala, dove si trovava lo studio del commercialista.
Nada Cella: la riapertura del caso
Secondo gli inquirenti che hanno riaperto il caso, la Cecere potrebbe aver ucciso per un raptus di gelosia nei confronti di Soracco, che avrebbe avuto un interessamento invece per la segretaria, e per prendere il suo posto di lavoro.
La giovane segretaria Nada Cella venne brutalmente uccisa nel maggio 1996 a Chiavari nello studio del commercialista Marco Soracco dove lavorava.
Il commercialista insieme alla madre risultano indagati per false dichiarazioni al pm: per l’accusa avrebbero mentito su aspetti di cui erano a conoscenza.