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Omicidio Scalamandré a San Biagio, Cassazione: ridurre pena ai fratelli

La famiglia Scalamandrè (foto di repertorio fb)

E’ tornato per la seconda volta in Cassazione il processo per l’omicidio di Pasquale Scalamandré dopo che la Corte d’appello di Milano, nel processo bis, aveva condannato i due figli Alessio e Simone, a 21 e 14 anni di carcere.

I supremi giudici hanno deciso per un nuovo rinvio alla Corte di appello ai fini di valutare una riduzione della pena, sostanzialmente accogliendo il ricorso dei legali difensori degli imputati.

Il delitto era avvenuto a San Biagio, sulle alture di Genova, nell’agosto del 2020.

Pasquale Scalamandré era stato ucciso con un mattarello dopo una colluttazione. La violenta lite era scaturita dall’ennesima richiesta del padre al figlio maggiore di ritrattare le sue accuse circa i maltrattamenti e le minacce alla madre.

I due fratelli erano stati condannati in primo grado, mentre in appello il minore era stato assolto.

La Cassazione aveva annullato la sentenza chiedendo di valutare meglio le attenuanti per il maggiore dei due tra le quali la provocazione e di motivare un’eventuale nuova assoluzione di Simone.

La Corte d’appello di Milano invece aveva ribadito la condanna a 21 anni per Alessio e condannato anche Simone a 14 anni di reclusione.