Il ministero della Salute oggi ha diramato un nuovo bollettino per le ondate di calore. Per la città di Genova è segnalata l’allerta Livello 2 (ossia arancione) per la giornata odierna: “Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nei sottogruppi di popolazione suscettibili”.
Inoltre, l’avviso del ministero ha indicato un peggioramento nelle giornate di domani e mercoledì 1 agosto perché è prevista l’allerta Livello 3 (ossia rossa): “Ondata di calore. Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi”.
Sono previste afa e temperature africane, con picchi di percezione a 37 gradi per mercoledì.
Ministero della Salute – Ondate di calore
E’ quindi scattato il “Piano Caldo” predisposto da Regione Liguria. Nel primo pomeriggio è stata convocata una riunione operativa presso la sede di Alisa per fare il punto della situazione nell’area metropolitana con tutti i soggetti interessati alla tutela sociosanitaria dei cittadini, insieme a Ernesto Palummeri, coordinatore del Centro di riferimento locale per la Liguria.
Il Centro di competenza per la prevenzione dei danni da ondate di calore di Regione Liguria “invita pertanto le strutture sociali e sanitare ad attivare tutte le misure per prevenire eventuali danni da calore. In particolare, si ricorda di attivare la climatizzazione nelle aree di degenza o almeno nelle sale di socializzazione e ristoro e nelle palestre regolando la temperatura intorno ai 24 gradi; in caso di climatizzazione limitate alle aree di socializzazione e palestre, far trascorre agli ospiti delle strutture almeno 8 ore diurne nelle aree climatizzate; monitorare lo stato di idratazione degli ospiti, garantendone una correzione tempestiva in caso di necessità; richiamare il personale sui segni che possono indicare un colpo di calore, attivando i protocolli di intervento; ricordare che le persone affette da deterioramento cognitivo sono particolarmente suscettibili ai danni da calore, sia perché non manifestano i segni della disidratazione, sia perché spesso in trattamento con antipsicotici che per l’attività anticolinergica riducono la sudorazione provocando ipertermie maligne; per lo stesso motivo considerare con attenzione la somministrazione per via generale di farmaci ad attività anticolinergica”.
La situazione di allerta si verifica quando la combinazione tra temperatura, umidità e inquinamento ambientale supera per un periodo di tempo prolungato i limiti previsti, determinando una situazione di potenziale pericolo per la salute dei soggetti maggiormente suscettibili. Ossia persone di età superiore ai 75 anni con patologie croniche, non autosufficienti, bimbi in età neonatale, pazienti psichiatrici, diabetici, cardiopatici, nefropatici e broncopneumopatici.
“A Genova – ha aggiunto il Centro regionale – le persone ad ‘alto rischio’ risultano 693, concentrate soprattutto nei municipi Medio Ponente (Distretto sociosanitario 9 con 111 soggetti), Centro Est (Dss 11 con 166 soggetti) e Valbisagno e Valtrebbia (Dss 12 con 189 soggetti). I loro nominativi sono stati forniti non solo ai rispettivi medici di medicina generale (ogni medico di medicina generale riceverà esclusivamente l’elenco dei propri assistiti ‘ad alto rischio’ con l’indicazione di effettuare visite domiciliari e redigere una relazione) ma anche ai servizi sociali del Comune e – novità di quest’anno – alla sede territoriale della Continuità assistenziale (Guardia medica) per consentire un intervento tempestivo e puntuale in caso di necessità.
Sono stati inoltre individuati altri 2.146 soggetti a rischio medio. Anche in questo caso i loro medici di medicina generale riceveranno ciascuno l’elenco dei propri assistiti che rientrino nell’elenco con le medesime indicazioni (visita domiciliare e report).
Ecco le misure previste dal ‘Piano Caldo’.
· Ricoveri brevi presso strutture extraospedaliere accreditate per la protezione dei soggetti suscettibili e quindi ad alto rischio di danni alla salute in caso di esposizione a ondate di calore eccessivo. Vengono attivati dall’Asl3 genovese ricoveri brevi, attraverso la segnalazione – che può pervenire da: medici di medicina generale, servizi sociali del Comune di Genova, cure domiciliari, Pronto soccorso degli ospedali cittadini – della durata massima di 10 giorni presso posti letti extra ospedalieri di strutture accreditate da Regione Liguria.
· Dimissioni ospedaliere protette per gli anziani fragili o suscettibili: le dimissioni possono avvenire solo attraverso la valutazione della Unità di Valutazione Geriatrica Ospedaliera e la conseguente attivazione dell’assistenza domiciliare o del ricovero in struttura residenziale.
Prosegue l’attività dell’ambulatorio mobile della Asl 3 Genovese, presente tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì in Piazza De Ferrari con a bordo personale sanitario a disposizione di cittadini e turisti che abbiano bisogno di un punto di ristoro (acqua, sosta climatizzata, ecc.) o di informazioni.
È operativo anche il progetto custodi sociali, in atto dal 2004, che prevede il monitoraggio e interventi di aiuto domiciliare leggero da parte dei servizi sociali.
È inoltre attivo anche il numero verde regionale gratuito 800.99.59.88, servizio con funzioni di orientamento ai servizi, informazioni e di presa in carico delle persone anziane”.