“Ho appreso che il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Angelo Vaccarezza questa mattina al cimitero di Staglieno ha reso omaggio ai caduti della Repubblica Sociale Italiana, aderendo ad una manifestazione organizzata dall’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi della RSI. Lo considero un atto grave sotto il profilo istituzionale”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale del Pd Giovanni Lunardon.
“Il punto – ha aggiunto Lunardon – non è tanto il rispetto per i morti, che è dovuto a tutti senza alcuna distinzione. Ma il fatto che un gesto di questo genere mette sullo stesso piano le ragioni dei vinti e le ragioni dei vincitori.
Non è la stessa cosa. Se avesse vinto il fascismo oggi l’Italia non sarebbe una repubblica, ma una dittatura. Per fortuna hanno vinto i partigiani, che hanno donato a tutti noi con il loro sacrificio la libertà e la democrazia.
La condotta di Vaccarezza non mi stupisce, perché è la stessa persona che da presidente della Provincia di Savona in più di una occasione si è recato sul Monte Manfrei, circondato dai labari della RSI, davanti a un cippo che recita: ‘Questa è terra consacrata della Repubblica Sociale’. Dunque non è la prima volta.
Per la prima volta, invece, dal 1945 a oggi, Genova e la Liguria sono governati da maggioranze che stentano a riconoscersi nei valori dell’antifascismo, considerandoli un’ideologia di parte e non il vero collante della nostra comunità nazionale.
A tutti costoro ricordo le parole di Aldo Moro, quando affermava che ‘la Repubblica Italiana non è afascista ma antifascista’. Di queste parole si dovrebbero ricordare tutti i rappresentanti delle istituzioni e dovrebbero farne tesoro se intendono rappresentare tale ruolo con ‘dignità e onore’. Mi auguro che Toti si dissoci dal gesto di Vaccarezza”.