Lo scorso fine novembre aveva ingiustamente accusato di violenza sessuale e lesioni un operaio 26enne dell’albenganese. Ora la 19enne di Alassio è stata formalmente indagata dalla procura di Savona per calunnia.
Il ragazzo innocente, che anche davanti al pm aveva respinto ogni accusa, sulla base delle dichiarazioni della giovane donna era invece stato rinchiuso in carcere a Sanremo per circa due giorni.
Un incubo per i famigliari e per il danneggiato dalle false accuse. Una decisione, quella di certa magistratura savonese, presa un po’ troppo frettolosamente.
Successivamente, il 26enne era stato liberato grazie all’intervento dei suoi legali difensori e aveva raccontato “l’incubo” anche su Facebook.
La famiglia della 19enne aveva chiesto scusa al 26enne, ma i legali dell’operaio innocente avevano annunciato di volere andare avanti.
Così ora il pm ha provveduto a iscrivere la giovane alassina nel registro degli indagati per il reato di calunnia. Oltre un mese per comprendere quello che, forse, era ipotizzabile fin da subito e avrebbe potuto evitare la brutta esperienza a un innocente.
Ancora da accertare le motivazioni del gesto di autolesionismo e della presunta calunnia della giovane. Una delle ipotesi è che la 19enne aveva tentato un approccio su Instagram, ma non era stata corrisposta dal 26enne. Per attirare l’attenzione si sarebbe così inventata tutto.