“Il governatore ligure Giovanni Toti stasera ha firmato l’ordinanza che dispone l’area di criticità rossa nel Ponente ligure, nelle province di Savona e di Imperia, da domani fino a domenica 11 aprile compresa. La decisione è stata assunta alla luce degli ultimi dati comunicati da Alisa sull’andamento della pandemia e d’intesa con i sindaci e Anci Liguria, al termine della riunione convocata in videoconferenza”.
Lo hanno comunicato nel tardo pomeriggio di oggi i responsabili di Regione Liguria.
“Regione Liguria – hanno aggiunto da piazza De Ferrari – anticipa così di 24 ore l’entrata in vigore delle restrizioni già disposte dal Governo in tutto il Paese per le festività pasquali, prolungandone poi la durata per tutta la prossima settimana nel savonese e nell’imperiese.
Per quanto riguarda il sistema scolastico, l’ordinanza dispone inoltre su tutto il territorio ligure fino a domenica 11 aprile (specificamente dalla conclusione delle vacanze pasquali il 7 aprile fino al 9 aprile) la didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, oltre che per la formazione professionale (IeFP), gli istituti tecnici superiori (Its) e i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts).
Esclusivamente nell’Imperiese e nel Savonese, sulla base delle disposizioni dell’ultimo decreto governativo, il passaggio in area rossa fino a domenica 11 aprile comporta la didattica a distanza al 100% anche per la seconda e la terza media (scuola secondaria di primo grado)”.
“L’ordinanza che ho appena firmato – ha spiegato Toti – concordata con il ministro della Salute Roberto Speranza, entrerà in vigore già da domani alla luce del quadro epidemiologico che vede entrambe le province del Ponente superare la soglia dei 250 casi su 100mila abitanti alla settimana (ieri a Genova e alla Spezia i casi risultavano sotto ai 170, ndr).
Si tratta di una misura che si rende purtroppo indispensabile e che si va ad aggiungere a quella relativa alle seconde case.
Nella seconda parte del mese di aprile bisognerà cominciare a pensare alle riaperture e non più alle chiusure.
È chiaro a tutti perché il Ponente della Liguria sia purtroppo più esposto al coronavirusvirus: le regioni che lo circondano hanno raggiunto tassi di incidenza e penetrazione del Covid assai superiori alla nostra, in particolare la Costa azzurra che resta l’area più colpita in Francia, con la frontiera di Ventimiglia che resta permeabile.
L’aumento dell’incidenza nel Ponente non è legato a particolari focolai, ma a una diffusione territoriale piuttosto estesa.
Riguardo gli ospedali, nonostante la pressione sia in aumento, non si registrano situazioni di particolare sofferenza”.