In concomitanza con la mostra “Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo”, il Palazzo Ducale presenta “Orlando’s Library”, un’installazione site-specific dell’artista Daniela Comani.
L’opera presenta 52 copertine di capolavori letterari, tra cui quelli di Fëdor Dostoevskij, Emile Zola e Ernest Hemingway, reinterpretate dall’artista in chiave “gender”.
Le copertine, realizzate tra il 2007 e il 2024 in diverse lingue ed edizioni, saranno esposte nella Loggia del Palazzo Ducale, creando un effetto di profondità e tridimensionalità.
Orlando’s Library è ispirata alla serie fotografica “Novità editoriali” di Daniela Comani, dove i titoli delle opere sono “riscritti” modificando il genere dei protagonisti.
L’installazione è un omaggio all’eroina gender-fluid “Orlando” di Virginia Woolf, che esplora le molteplici sfaccettature dell’identità nel corso di 400 anni.
Questo progetto artistico si inserisce in una visione contemporanea dell’appropriazione dell’architettura, trasformando il Palazzo Ducale in uno spazio di riflessione sulle convenzioni di genere e i ruoli imposti dalla società.
«La trasformazione del chiostro del Loggiato Maggiore di Palazzo Ducale da parte di Daniela Comani – sottolinea la direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Ilaria Bonacossa – si inserisce in un progetto di appropriazione dell’architettura in chiave contemporanea.
L’artista ci spiazza sottilmente attraverso l’appropriazione delle pietre miliari della storia della letteratura occidentale che solo a uno sguardo attento si trasformano in novità editoriali. Attraverso un’operazione artistica in cui i generi dei protagonisti si trasformano, Comani ci porta a immaginare una storia alternativa in cui i ruoli stereotipati della società vengono messi in discussione. Un lavoro che parla di fantasia e di libertà; un invito a cercare nella letteratura i propri modelli al di là del genere o dei ruoli imposti dalla società».
Daniela Comani vive e lavora a Berlino dal 1989. Il suo lavoro si concentra su temi quali storia, identità e stereotipi sociali, tematiche che l’artista elabora in un ambito multimediale utilizzando il medesimo linguaggio di quei mezzi di comunicazione che si fanno interpreti, nel nostro quotidiano, di valori sociali e consuetudini culturali. Vincitrice di diversi premi e borse di studio, l’artista partecipa a numerose collettive e personali in Italia e all’estero.
Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia per il Padiglione di San Marino. Nel 2022 inaugura la personale You Are Mine, Galleria Nazionale, Roma; nel 2023 presenta la personale Planet Earth: 21st Century, Museo Folkwang, Essen e partecipa alla Biennale di Buenos Aires.
Le sue opere sono presenti, tra le altre, nelle collezioni permanenti di MAMbo, Bologna; Kupferstichkabinett Musei Statali, Berlino; Museo on the Seam, Gerusalemme; Musée Les Abattoirs, Tolosa; Academy Museum of Motion Pictures, Los Angeles; Museo Folkwang, Essen; the MET, New York; Kunstpalast, Düsseldorf.