Stamane a Genova, alla presenza delle massime Autorità militari, del Vice Prefetto Vicario e del Questore di Genova, è stata commemorata la ricorrenza del 41° anniversario dell’uccisione del brigadiere dell’Arma e Medaglia d’Oro al Valor Civile Ruggero Volpi.
Nella Cappella del Comando Legione Carabinieri Liguria presso la caserma Vittorio Veneto di Sturla è stata celebrata la S. Messa in suffragio.
Ai piedi della targa commemorativa affissa all’interno della Stazione Carabinieri di Marassi, il comandante della Legione Carabinieri Liguria, generale di divisione Paolo Nardone ha deposto una corona d’alloro alla lapide che ricorda il sacrificio del sottufficiale.
Il 12 ottobre 1977, il brigadiere Volpi era al comando dei carabinieri che effettuavano la traduzione di un pericoloso detenuto, Cesare Chiti, appartenente alla banda del genovese Marietto Rossi, dalla casa circondariale di Marassi a quella di Trani, quando all’imbocco della rampa autostradale di Genova Est fu teso un agguato per permettere l’evasione del pregiudicato.
In quella circostanza, oltre a Volpi, rimasero feriti l’autista civile ed un altro carabiniere. Il brigadiere Volpi, a seguito delle ferite riportate, morì il 27 ottobre successivo.
Il brigadiere Volpi ottenne la Medaglia d’Oro con la seguente motivazione: “Capo scorta di un automezzo adibito a trasporto di detenuti, veniva proditoriamente aggredito ed attinto da numerosi colpi di arma da fuoco, unitamente ad altro militare ed all’autista civile, da parte di alcuni malviventi intenzionati a far fuggire il malfattore ivi trasportato. Sebbene mortalmente ferito raccoglieva le sue ultime energie preoccupandosi di far soccorrere gli altri feriti e di fornire utili notizie per l’identificazione degli aggressori. Nobile esempio di grande altruismo e totale dedizione al dovere spinti fino all’estremo sacrificio. Genova, 12 ottobre 1977”.