Si è iniziato oggi in Corte d’Assise a Genova il processo a tre anarco-insurrezionalisti arrestati nel 2019 perché ritenuti gli autori dei pacchi bomba inviati nel 2017 a due magistrati torinesi e al direttore del Dap di Roma.
L’indagine era passata da Milano a Genova per incompetenza territoriale in mano al sostituto procuratore Federico Manotti della Dda ligure.
Giuseppe Bruna, 49 anni, Robert Firozpoor, 23 anni di origine iraniana e Natascia Savio, 35 anni, erano stati arrestati dai carabinieri Ros.
Secondo gli investigatori i tre spedirono tre pacchi esplosivi, intercettati prima che venissero recapitati, ai pm torinesi Roberto Maria Sparagna e Antonio Rinaudo, impegnati in indagini sugli anarchici, e a Santi Consolo, all’epoca direttore del Dap di Roma.
Gli anarchici, avevano scoperto i carabinieri, si erano incontrati a Genova e qui avevano organizzato e assemblato i pacchi bomba.
Erano stati traditi da un dettaglio: in una delle buste era rimasta una targhetta del prezzo che aveva un negozio di articoli cinesi del capoluogo ligure. Attraverso le telecamere erano stati ricostruiti gli spostamenti e si era risaliti alla loro identità.