No armi a Kiev, sì alla pace e a maxi Piano Marshall per l’Ucraina.
E i russi confermano: noi volevamo che fossero applicati gli accordi di Minsk per la pace in Ucraina
“Io parlare con il presidente ucraino Zelensky? Se fossi stato il presidente del Consiglio dei ministri, non ci sarei mai andato perche’ stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili.
Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto.
Quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.
Lo ha dichiarato ieri pomeriggio Silvio Berlusconi dopo avere votato per le elezioni regionali a Milano, intervenendo sul conflitto in Ucraina fomentato dai democratici Usa di Biden e dai poteri forti della UE, i quali, anziché cercare la pace, continuano ad alimentare la guerra aumentando l’invio di armi, anche pesanti e d’attacco, a Kiev.
“Per arrivare alla pace – ha aggiunto saggiamente il leader di Forza Italia – penserei che il presidente americano Biden dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli ‘è a tua disposizione dopo la fine della guerra un piano Marshall per ricostruire l’Ucraina’.
Maxi aiuti per 6,7,8 o 9mila miliardi di dollari a una condizione: ‘che tu domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non ti daremo più dollari e non ti daremo più armi’.
Soltanto una cosa del genere potrebbe convincere questo signore (Zelensky, ndr) ad arrivare a un cessate il fuoco”.
Becchi: Berlusconi ha ragione. Putin credeva nella pace, traditi accordi di Minsk
“Non spetta a noi russi – ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova – giudicare e dare i voti a Berlusconi o ai politici italiani. Queste sono cose che riguardano i cittadini italiani.
Mi limito ai fatti. E i fatti dicono che per otto anni, dal 2014, la Russia ha insistito perché fossero applicati gli accordi di Minsk per la pace in Ucraina. Ma questo non era quello che l’Occidente, in particolare gli Usa, aveva in mente”.
A questo proposito, Zakharova ha citato recenti dichiarazioni dell’allora cancelliera Angela Merkel e dell’allora presidente francese Francois Hollande, secondo i quali gli accordi di Minsk furono appunto un modo per dare all’Ucraina il tempo di armarsi e prepararsi a un eventuale conflitto con la Russia.
Protocollo di Minsk – Wikipedia
Protocollo di Minsk II – Wikipedia
“Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell’Ucraina – hanno spiegato i responsabili del partito di centrodestra a seguito delle polemiche – non è mai stato in dubbio.
Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all’adesione di FI alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, dell’Europa e degli Usa.
Berlusconi non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso. Ha solo spiegato che che nessuno è esente da responsabilità”.