Lo ha detto Bruno Rossi al processo a sei portuali genovesi che affiggevano cartelli contro gli indagati a Castiglion Fibocchi
“A sei mesi dalla Cassazione ancora la pena non è andata in esecuzione perché la richiesta di affidamento in prova giace in un cassetto”.
A parlare è Bruno Rossi, padre di Martina, la studentessa genovese morta in Spagna, precipitando dal terrazzo di un albergo undici anni fa per cui sono stati condannati Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi a tre anni per tentata violenza di gruppo.
Bruno Rossi ha testimoniato ad Arezzo al processo ai sei portuali genovesi che vennero fermati due anni fa mentre affiggevano cartelli a Castiglion Fibocchi, paese dove risiedono i due imputati. I sei furono trovati in possesso di taglierini e un bastone e denunciati dalla Digos.
Il processo si è aperto ieri con un’udienza “filtro” e riprenderà il 20 aprile.
Al processo che vede coinvolti i sei portuali, Bruno Rossi ha commentato: “Chiedevano solo giustizia, sono bravi ragazzi li conosco bene e non hanno fatto niente di male”.