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Cisano sul Neva, auto fuori strada tra i tornanti della panoramica

Cisano sul Neva, auto fuori strada tra i tornanti della panoramica
L'intervento dei Vigili del fuoco

Intervento dei Vigili del Fuoco con tecniche SAF

Paura nella tarda serata di ieri a Cisano sul Neva, dove un’auto è uscita fuori strada lungo via Pineta, la panoramica che si snoda tra i tornanti sopra il ristorante “Peperoncino Rosso”. L’incidente è avvenuto intorno alle 23:30 e ha visto il veicolo finire in bilico su una scarpata, dopo essere precipitato per alcuni metri. A evitare conseguenze peggiori è stata la presenza di alcuni alberi, che hanno trattenuto l’auto impedendole di scivolare più in basso.

Fortunatamente, non si registrano feriti. I primi soccorsi sono stati immediati, ma la fitta vegetazione e la scarsa visibilità notturna hanno reso impossibile procedere al recupero del mezzo in sicurezza. I Vigili del Fuoco, valutando la situazione, hanno quindi rimandato l’intervento alle prime ore del mattino.

All’alba, le operazioni sono riprese con il supporto del personale SAF (Speleo Alpino Fluviale), specializzato in interventi su terreni difficili. Grazie alle manovre su corda, gli operatori hanno raggiunto il veicolo, lo hanno imbragato in sicurezza e hanno dato avvio alle operazioni di sollevamento con l’ausilio di una gru dei Vigili del Fuoco.

Le attività di recupero sono ancora in corso, con l’obiettivo di garantire la piena sicurezza dell’area e ripristinare la normale viabilità nella zona collinare.

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Piciocchi: immensa tristezza. Salis pubblica foto in cui appare con Bergoglio

Papa Francesco è morto. La foto pubblicata su fb dalla candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis

“Questa mattina abbiamo colto con immensa tristezza e commozione la notizia della morte del Santo Padre Francesco. Come vice sindaco reggente del Comune di Genova, riconoscente e memore della sua visita nella nostra Città, ci uniamo al dolore del mondo e ne ricorderemo sempre i suoi straordinari gesti a favore degli ultimi e il coraggio nell’affrontare i potenti della terra”.

Lo ha dichiarato stamane su fb il candidato sindaco di Genova per il centrodestra Pietro Piciocchi.

Le bandiere di Palazzo Tursi, sede dell’amministrazione comunale, sono state esposte a mezz’asta in segno di lutto per la scomparsa di Papa Francesco.

“Ricordo quando il 14 dicembre dello scorso anno – ha aggiunto Piciocchi – ebbi l’onore di incontrarlo insieme alla delegazione genovese dell’associazione italiana contro le leucemie. ‘La logica del dono’, ci disse Papa Francesco, ‘è il principale antidoto alla cultura dello scarto’.

E ancora ‘anche quando tutto sembra perduto è possibile sperare, ma ci vuole qualcuno che porti un po’ di luce, una fiamma di speranza, con l’amicizia, la vicinanza e l’ascolto’.

Grazie Santo Padre per la sua testimonianza e per quanto ha donato a tutti noi.

Il nostro mondo ha bisogno di ritrovare la pace e, guardando al suo esempio, vogliamo anche noi costruire una Città più solida e fondata sull’amore.

Desidero infine esprimere particolare affetto e vicinanza alla Diocesi di Genova e a tutta la comunità cristiana della nostra Città e, come credente, unirmi alla comune preghiera che sale al cielo”.

Anche la candidata sindaca di Genova per il centrosinistra Silvia Salis stamane su fb ha ricordato Papa Bergoglio, pubblicando una foto in cui appare insieme al Pontefice, al figlio piccolo e al marito, il regista romano Fausto Brizzi.

“Ora rimangono le sue parole – ha dichiarato Salis –  la strada tracciata nel suo pontificato, l’attenzione agli ultimi del mondo, il ricordo di una guida che non ha giudicato ma, anche nel mezzo del frastuono universale, ha ascoltato. Addio Francesco”.

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Morte di Papa Francesco: il cordoglio dell’Italia e del mondo

Morte di Papa Francesco: il cordoglio dell’Italia e del mondo
Papa Francesco in piazza San Pietro: è domenica 6 aprile 2025

Profondo dolore per la morte di Papa Francesco: il mondo si unisce nel ricordo del Pontefice della misericordia. Il ricordo di una nostra lettrice

La notizia della morte di Papa Francesco, avvenuta oggi alle 7:35 del mattino, ha suscitato una commozione globale. In Italia e nel mondo, esponenti delle istituzioni, cittadini e fedeli hanno espresso messaggi di dolore, affetto e gratitudine per la figura del Papa venuto “dalla fine del mondo”.

Addio a Papa Francesco, un Pontificato che ha lasciato il segno

Le reazioni di Mattarella, Meloni, Tajani, la Russa

Tra le prime reazioni istituzionali, quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sottolineato la portata umana e spirituale della perdita:
«Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità».

Piazza San Pietro: è il 6 aprile 2025

Anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affidato a una nota le sue parole di addio al Pontefice: «Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Una notizia che ci addolora profondamente, perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti. Nelle meditazioni della Via Crucis ci ha ricordato la potenza del dono e ha chiesto al mondo il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che non distrugge, ma custodisce».
Meloni ha aggiunto: «Tutto il mondo ricorderà Francesco per essere il Papa della gente, il Papa degli ultimi. Cammineremo nella direzione da lui indicata, per la pace e la giustizia sociale. Il suo magistero non andrà perduto».

Anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ricordato Papa Francesco come «un amico dell’Italia, un grande Pontefice. Cura del Creato, misericordia, fratellanza: preghiamo per lui e per il futuro della Chiesa», ha scritto in un messaggio su X.

Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha definito Papa Francesco «una guida spirituale di immenso carisma e testimone di una fede autentica. Ha avvicinato la Chiesa a tutti, con attenzione agli ultimi e un impegno costante per la pace e il dialogo».

Commosso anche il messaggio del Presidente della Camera Lorenzo Fontana:
«La sua morte lascia un vuoto immenso. Le sue parole di pace, i gesti di misericordia e il costante richiamo alla fratellanza resteranno un faro per le generazioni future. Siamo vicini a chi, ovunque nel mondo, piange il Santo Padre».

Il ricordo di una nostra lettrice: “Lo vidi a San Pietro, fu un momento che non dimenticherò mai”

Tra le tante testimonianze di affetto, anche quella di Sabrina M., una nostra lettrice, che racconta con emozione l’incontro avvenuto il 6 aprile scorso, durante la prima uscita pubblica di Papa Francesco dopo il ricovero: «Sai, l’ho visto a Roma? Era la sua prima uscita dopo tanto tempo. Sono andata a San Pietro per la messa, sperando di vederlo. L’atmosfera era strana, nessuno diceva niente, ma si capiva che qualcosa stava per succedere. Poi è apparso, piccolo piccolo da lontano, e ha detto solo: “Buona domenica a tutti”. Ci salutava mentre lo portavano via. È stato un momento molto emozionante. Me lo ricorderò per sempre».

Un vuoto profondo per il mondo intero

La morte di Papa Francesco rappresenta per molti non solo la perdita di un Pontefice, ma la scomparsa di una figura che ha saputo interpretare con umiltà e coraggio il ruolo spirituale, sociale e politico del papato nel XXI secolo.
Le reazioni a caldo evidenziano quanto il suo messaggio, fatto di misericordia, attenzione agli ultimi e cura del creato, abbia saputo attraversare confini e culture.

La sua eredità spirituale resta oggi un punto di riferimento per fedeli, leader e comunità in ogni parte del pianeta. L.B. (foto: Sabrina Malatesta)

Giubileo il giorno della Comunicazione con Papa Francesco

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Via Isonzo, rogo in cucina: casa evacuata e genovese intossicata

Vigili del Fuoco (foto di repertorio)

Poco dopo le tre della scorsa notte una pensionata genovese, che dormiva nel suo appartamento in via Isonzo a Sturla, si è accorta che nella sua cucina si era sviluppato un incendio.

La donna è fuggita da casa sua e si è messa in salvo scendendo nel piano sottostante.

A quel punto è scattato l’allarme e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.

I pompieri hanno spento l’incendio, che ha causato ingenti danni da fumo e hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’appartamento.

La pensionata è stata condotta all’ospedale per accertamenti per l’intossicazione da fumo.

 

 

Morte Papa, tutte le partite FIGC sospese

Morte Papa, tutte le partite FIGC sospese
La sede della FICG a Roma

Lazio – Genoa e Juve Stabia – Sampdoria a data da destinarsi

In seguito alla morte del Papa avvenuta questa mattina alle 7.35, La FIGC ha ufficialmente sospeso tutte le partite di calcio che si svolgeranno nella giornata odierna.

“La FIGC, d’intesa con tutte le componenti federali, ha ufficialmente sospeso tutte le competizioni in programma nella giornata di oggi, dalla Serie A ai Dilettanti, dopo la morte di Papa Francesco”. Lo si legge in una nota ufficiale della Federazione Italiana Gioco Calcio.

Genoa – Lazio è rinviata

Juve Stabia – Sampdoria è quindi rinviata a data da destinarsi

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Addio a Papa Francesco: la biografia di Jorge Mario Bergoglio

Addio a Papa Francesco: la biografia di Jorge Mario Bergoglio
Papa Francesco

Il Papa venuto dalla fine del mondo

Con la morte di Papa Francesco, avvenuta oggi alle ore 7:35, si chiude una delle stagioni più significative della storia contemporanea della Chiesa cattolica. Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origini piemontesi e liguri, è stato il 266º Pontefice della Chiesa cattolica, eletto il 13 marzo 2013 dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI.

Dalla vita semplice al sacerdozio: le radici argentine di un futuro Papa

Primogenito di cinque figli, Bergoglio visse una giovinezza segnata dalla semplicità e dal lavoro. Dopo essersi diplomato come perito chimico, si mantenne svolgendo lavori umili: pulizie in una fabbrica e persino buttafuori in un locale malfamato di Córdoba. In diverse occasioni raccontò di essere stato fidanzato prima di scegliere la via del sacerdozio, decisione maturata dopo una grave polmonite che, a 21 anni, lo costrinse alla rimozione della parte superiore del polmone destro.

Nel marzo del 1958 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù, l’ordine dei gesuiti. Trascorse un periodo in Cile, poi tornò in Argentina, dove si laureò in filosofia nel 1963. Tra il 1964 e il 1967 insegnò letteratura e psicologia, per poi essere ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969, all’età di 33 anni.

Dall’Argentina al Vaticano: un percorso ecclesiastico tra studio, spiritualità e riforma

La sua ascesa all’interno della Chiesa fu rapida. Arcivescovo di Buenos Aires dal 1998, cardinale dal 2001, Bergoglio fu tra i papabili già durante il conclave del 2005, prima dell’elezione di Joseph Ratzinger. Ma fu nel 2013, dopo le dimissioni di Benedetto XVI, che venne eletto Papa, assumendo il nome Francesco, un chiaro omaggio a San Francesco d’Assisi e al suo messaggio di pace, povertà e amore per il creato.

Un pontificato segnato da semplicità, coraggio e dialogo

Il pontificato di Papa Francesco è stato improntato alla sobrietà, all’inclusione e al dialogo interreligioso. Francesco ha denunciato con forza la povertà, le disuguaglianze, le guerre e le ingiustizie sociali, assumendo spesso posizioni nette anche su questioni interne alla Chiesa. Ha mostrato una forte autocritica per gli errori del passato, specialmente in relazione agli abusi e al clericalismo, promuovendo una Chiesa più vicina alla gente e orientata all’ascolto.

Storico l’incontro del 12 febbraio 2016 con il Patriarca Kirill della Chiesa ortodossa russa: il primo dopo quasi mille anni dal Grande Scisma. Significativo anche l’accordo con la Cina per la nomina dei vescovi, gesto che suscitò polemiche ma che puntava a una normalizzazione della presenza cattolica in un Paese dove la fede è fortemente controllata dallo Stato.

Papa Francesco tra aperture e controversie

Francesco è stato definito da alcuni un Papa “progressista”, per le sue aperture su temi delicati come l’omosessualità o l’uso del preservativo in funzione preventiva, e da altri un “conservatore prudente”, proprio per i limiti delle sue aperture. La sua posizione sulle cosiddette “colonizzazioni ideologiche” ha fatto discutere: emblematico l’intervento del 27 luglio 2016 a Cracovia, dove criticò l’ideologia gender e l’influenza educativa di certe potenze mondiali.

Un’eredità spirituale e storica che segna il nostro tempo

Papa Francesco ha lasciato un segno profondo nella Chiesa e nella società. Con l’enciclica Laudato si’, ha portato la questione ecologica al centro della dottrina sociale cristiana. Ha promosso il Sinodo come metodo di governo, rilanciato la centralità del popolo di Dio e chiesto alla Chiesa di non chiudersi nei palazzi ma di “uscire” verso le periferie, reali e spirituali.

La sua morte rappresenta la conclusione di un’epoca fatta di sfide globali, aperture dialoganti, scelte spesso controcorrente e uno sguardo sempre rivolto agli ultimi. L.B.

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Addio a Papa Francesco, un Pontificato che ha lasciato il segno

Addio a Papa Francesco, un Pontificato che ha lasciato il segno
Papa Francesco durante la celebrazione della via Crucis in piazza San Pietro

Un Pontefice gesuita. Le reazioni internazionali

Addio a Papa Francesco: la biografia di Jorge Mario Bergoglio

Papa Francesco è morto questa mattina alle ore 7:35. A darne l’annuncio è stato il Cardinale Kevin Farrell: «Alle ore 7:35 di questa mattina, il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre».

Nato Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco è stato il primo Pontefice gesuita, il primo proveniente dall’America Latina e il primo a scegliere il nome del poverello d’Assisi, simbolo di pace, umiltà e fratellanza.

Eletto il 13 marzo 2013, ha segnato una svolta storica nel papato: un decennio vissuto nel segno della misericordia, della riforma, del dialogo con le altre religioni e dell’impegno concreto per la giustizia sociale e ambientale.

Il Cardinale Farrell ha ricordato: «La sua vita è stata interamente dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere il Vangelo con coraggio e amore universale, in particolare verso i poveri e gli emarginati».

Un pontificato che ha lasciato il segno

Papa Francesco sarà ricordato per le sue posizioni forti contro la povertà, l’ipocrisia, le guerre, e per l’impegno nell’accogliere migranti e rifugiati. Ha promosso una Chiesa più sinodale, meno centralizzata e più vicina alla vita concreta dei fedeli.

Con l’enciclica Laudato si’, ha rilanciato la responsabilità ecologica come parte integrante della fede cristiana, contribuendo a porre la questione climatica al centro del dibattito globale.
Ha affrontato con determinazione lo scandalo degli abusi nella Chiesa, avviando importanti riforme nella gestione della Curia e nella trasparenza finanziaria del Vaticano.

Reazioni internazionali: il cordoglio di leader e comunità religiose

La notizia della morte di Papa Francesco ha fatto rapidamente il giro del mondo, suscitando commozione e gratitudine in ogni angolo del pianeta.

Il presidente della Repubblica Italiana ha espresso «profondo dolore» per la scomparsa del Pontefice, definendolo «una guida morale globale, che ha saputo parlare a credenti e non credenti con la forza dell’esempio».

Il presidente dell’Argentina, paese natale di Bergoglio, ha dichiarato: «L’Argentina perde uno dei suoi figli più amati. Il mondo, un riferimento di giustizia e compassione».

Dalla Casa Bianca sono arrivate parole di grande rispetto: «Papa Francesco è stato un faro di speranza in tempi difficili. Il suo impegno per la pace e la dignità umana resterà nella memoria di tutti noi».

Anche il Segretario generale dell’ONU ha sottolineato il ruolo del Papa come «voce di pace e difensore dei più vulnerabili», mentre dal mondo islamico e da quello ebraico sono giunti messaggi di cordoglio e riconoscenza per l’impegno di Francesco nel dialogo interreligioso.

Le principali testate internazionali lo celebrano come “il Papa della gente”, “il riformatore”, “il pastore che ha portato il Vangelo tra la gente comune”.

Un’eredità che continuerà a parlare

Nei prossimi giorni, si aprirà il periodo di lutto ufficiale in Vaticano e in tutte le diocesi del mondo. Migliaia di fedeli sono già attesi a Roma per l’ultimo saluto.
Intanto, la Chiesa si prepara al Conclave che dovrà eleggere il successore di Francesco, in una fase storica profondamente segnata dalla sua visione pastorale e profetica.

Papa Francesco lascia un’eredità spirituale potente: un richiamo costante all’amore concreto, alla giustizia, alla responsabilità collettiva verso la casa comune, e alla centralità della misericordia in ogni gesto della vita. L.B.

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Papa Francesco è morto alle ore 7:35 di questa mattina

Papa Francesco è morto alle ore 7:35 di questa mattina
La statua di Papa Giovanni Paolo II al Policlinico Gemelli

Il Cardinale Kevin Farrell ha annunciato con profondo dolore la morte di Papa Francesco. Il Santo Padre si è spento questa mattina, alle ore 7:35, nella sua residenza in Vaticano.

«Alle ore 7:35 di questa mattina, il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre» – ha dichiarato Farrell, visibilmente commosso. «La sua vita interamente dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, con una particolare attenzione verso i poveri e gli emarginati».

Papa Francesco, primo pontefice gesuita e primo Papa sudamericano della storia, ha segnato un pontificato intenso, ricco di gesti simbolici, riforme e messaggi di apertura e misericordia.

«Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù – ha concluso il Cardinale – raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».

La Chiesa e i fedeli di tutto il mondo si preparano ora a vivere giornate di profonda preghiera. Ricordando l’eredità spirituale lasciata da Papa Francesco, uomo di dialogo e di speranza.

Ieri, nel giorno di Pasqua la visita a sorpresa con il vice presidente degli stati Uniti Vance. L.B.

Papa Francesco ricoverato al Gemelli per accertamenti e cure alla bronchite

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Incendio a Sturla: soccorso un uomo leggermente intossicato in un appartamento di via Isonzo

Millesimo, tetto di una casa in fiamme: l'intervento dei vigili del fuoco
Un intervento dei Vigili del Fuoco

Nella notte, un principio d’incendio ha interessato un appartamento nel quartiere di Sturla, nel levante di Genova. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato conseguenze più gravi, mettendo in sicurezza l’abitazione e tranquillizzando i residenti della zona.

L’allarme è scattato in un edificio di via Isonzo, dove per cause ancora in fase di accertamento si è sviluppato un principio di incendio all’interno di un appartamento. I vigili del fuoco, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a contenere le fiamme prima che potessero estendersi agli altri ambienti della casa o all’intero stabile.

Durante le operazioni di soccorso è stato tratto in salvo l’inquilino dell’abitazione, un uomo che ha riportato una lieve intossicazione da fumo. Fortunatamente, le sue condizioni non destano preoccupazione.

L’intervento si è concluso senza necessità di evacuazioni, e l’appartamento è stato messo in completa sicurezza. Le autorità stanno ora indagando per chiarire l’origine del rogo.

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Il Genoa torna a Marassi (Lunedi dell’Angelo, ore 18) e affronta la Lazio: 3 punti per inseguire il decimo posto finale

Dopo il pari di Verona, il Genoa torna a giocare tra le mura amiche, nel posticipo programmato per lunedi 21 aprile, “Pasquetta”, alle ore 18.00 contro la Lazio.

Lazio che arriva a Marassi ferita dalla inopinata uscita dalle coppe Europee ai rigori per mano dei danesi del Bodo/Glimt, ma che dalle parole di Mister Baroni vuole subito una rivincita: vincere con il Grifone per continuare a sperare in un posto in Europa nella prossima stagione.

I rossoblu dal canto loro cercano contro i biancoazzurri romani una vittoria di prestigio, avendo ormai conquistato da tempo la salvezza. E provare a conquistare quel decimo posto che sino a tre mesi fa sembrava una chimera.

La formazione non dovrebbe scostarsi di molto da quella di Verona, fatto salvo il rientro di Frendrup, che ha scontato la giornata di squalifica. A fargli posto sarà con ogni probabilità Thorsby, che a verona comunque ha disputato una buona partita.

Quindi tra i pali Leali, davanti a lui Sabelli, De Winter, Vasquez e Martin. a centrocampo Frendrup e Masini, appostati dietro a Pinamonti ci saranno Zanoli, Miretti e Vitinha (foto nel titolo).

Dirigerà l’incontro l’arbitro Airoldi, che nell’ultima apparizione a Marassi fece una valanga di danni, da tutti riconosciuti (fu fermato per qualche partita). Sicuramente tra i fischietti meno validi dell’intera serie A e serie B.

FRANCO RICCIARDI

(Le foto sono di TANOPRESS/CFC GENOA, che ringraziamo)

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