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La Polizia Penitenziaria piange Papa Francesco: sempre presente

La Polizia Penitenziaria piange Papa Francesco: sempre presente

Papa Francesco è sempre stato sensibile ai problemi di chi sta in carcere, comprendendo però nel suo abbraccio sia chi è detenuto per aver commesso reati e sta espiando la pena, sia chi in carcere lavora, “in primis”, gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria.
Uomini in divisa che vigilano su altri uomini in un compito molto difficile e delicato di dover conciliare l’ordine e l’osservanza delle regole, come la dignità umana. Poliziotti sempre in prima per i quali Bergoglio ha sempre avuto parole di elogio e stima.

Per questo a piangere la scomparsa del Pontefice venuto da lontano è il Sappe, sindacato di prim’ordine per la Penitenziaria. Papa Francesco, scrive il Sappe a firma del suo segretario generale Donato Capece, è “sempre stato attento e sensibile alle criticità diffuse delle carceri italiane e del personale di Polizia Penitenziaria che in esse lavorano. È per questo che abbiamo avuto modo di apprezzarlo. Nel pontificato di Jorge Mario Bergoglio le visite in carcere sono state una costante come lo erano state quando arcivescovo a Buenos Aires aveva scelto di celebrare i momenti fondamentali della cristianità in quelle che definiva le “periferie esistenziali”.

Capece ricorda poi, a nome del Sappe, la decisione di Francesco “di non presiedere più la solenne Messa in Coena Domini nella cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano, per recarsi invece in luoghi simbolici, come carceri e centri di accoglienza. Solo 15 giorni dopo essere diventato Papa, il 28 marzo 2013 Bergoglio celebrò la sua prima messa del Giovedì Santo nell’Istituto per Minori di Casal del Marmo il 28 marzo 2013, rito ripetuto nello stesso luogo, undici anni dopo, il 6 aprile 2023”.

Il dettagliato e interessante ricordo prosegue narrando come “prima della pandemia il Pontefice aveva visitato le carceri di Roma Rebibbia nel 2015, Paliano nel 2017, Roma Regina Coeli nel 2018 e Velletri nel 2019. Dopo il covid, nel 2022, Bergoglio scelse il Nuovo Complesso penitenziario di Civitavecchia per il rito del Giovedì Santo, dedicato ai reclusi di diverse età e nazionalità”. gli Negli ultimi mesi di pontificato, che vengono definiti “particolarmente intensi”, il 28 aprile 2024 “il Papa ha visitato l’istituto femminile della Giudecca, che ha ospitato il Padiglione della Santa Sede per la Biennale. Un mese prima, aveva celebrato la messa in Coena Domini del Giovedì Santo nella casa circondariale femminile “Germana Stefanini” di Roma. Qualche giorno dopo, il 18 maggio, ha pranzato con i detenuti della casa circondariale di Verona”.

Quindi, il 26 dicembre scorso, ricorda la nota Sappe, “Francesco ha aperto la Porta Santa nella chiesa del Padre Nostro nel penitenziario romano: “La prima Porta Santa l’ho aperta a Natale in San Pietro, ma ho voluto che la seconda fosse qui in un carcere. Ho voluto che ognuno di noi tutti che siamo qui, dentro e fuori, avessimo la possibilità anche di spalancare le porte del cuore e capire che la speranza non delude”. L’ultima visita al carcere romano di Regina Coeli giovedì scorso, un breve ma intenso passaggio: “Sempre mi é piaciuto venire in carcere per fare la lavanda dei piedi – ha detto Papa Francesco, rivolgendosi ai detenuti che lo hanno accolto -. Quest’anno non posso, ma sono vicino a voi”.

Capece sai dice poi emozionato, rievocando “l’udienza nel 2019 con i soci dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria quando indossò la bustina dell’Associazione”.
“Il gesto simbolico del Papa è stato interpretato come un riconoscimento a tutti coloro che hanno indossato, negli anni, l’uniforme del Corpo degli Agenti di Custodia e del Corpo di Polizia Penitenziaria. Tutti coloro, cioè, che l’Anppe rappresenta. Papa Francesco ci disse: «Anzitutto alla Polizia Penitenziaria e al personale amministrativo vorrei dire grazie. Grazie perché il vostro lavoro è nascosto, spesso difficile e poco appagante, ma essenziale. Grazie per tutte le volte che vivete il vostro servizio non solo come una vigilanza necessaria, ma come un sostegno a chi è debole, voi ponete le basi per una convivenza più rispettosa e dunque per una società più sicura. Grazie perché, così facendo, diventate giorno dopo giorno tessitori di giustizia e di speranza». Dino Frambati

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Minuto di silenzio in consiglio regionale per Papa Francesco

Papa Francesco nel 2017 in piazzale Kennedy a Genova

Minuto di silenzio, stamattina in apertura della seduta del consiglio regionale della Liguria, in ricordo di Papa Francesco, scomparso ieri a 88 anni.

“La scomparsa di Papa Bergoglio – ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria Stefano Balleari (FdI) – è una notizia che ci addolora profondamente, perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore.

E’ stato l’uomo giusto al posto giusto, in un’epoca di grandi cambiamenti a livello globale.

Il mondo del 2013, forse, aveva ancor più incertezze di quello che stiamo costruendo oggi.

Nei suoi 12 anni di papato, Francesco ha spesso chiesto al mondo il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che ‘non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce'”.

Prima del minuto di raccoglimento, in cui il presidente ha invitato “chi crede” a “stringersi in preghiera”, Balleari ha ricordato i legami di Bergoglio con la Liguria.

“La famiglia materna era, infatti, originaria di Santa Giulia, frazione collinare sulle alture di Lavagna. Sua nonna paterna, invece, era di Piana Crixia, località della Val Bormida.

Papa Francesco venne a Genova, il 27 maggio 2017, a nove anni di distanza dalla visita del suo predecessore Benedetto XVI. Furono circa 100.000 i fedeli provenienti da tutta la Liguria e dalle regioni confinanti che affollarono la città. Mai così tanti per un Pontefice nel capoluogo ligure.

Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti. Salutiamo il Santo Padre con il cuore colmo di tristezza, ma sappiamo che ora è nella pace del Signore”.

 

Il maxischermo di Regione Liguria si illumina per Papa Francesco

Il maxischermo di Regione Liguria si illumina per Papa Francesco
Il maxischermo di Regione Liguria si illumina per Papa Francesco

Ieri sera il maxischermo presente sulla facciata del Palazzo della Regione Liguria, si è illuminato con la frase “Addio Francesco, Papa della gente” nel ricordo di Papa Francesco, mancato ieri mattina all’età di 88 anni.

Aggiornamento

Rimarrà spento il ledwall della Regione Liguria per i giorni del lutto nazionale proclamato oggi in memoria di Papa Francesco. Nessuna immagine verrà proiettata fino a sabato sera, quando verrà riacceso per omaggiare la figura di Jorge Mario Bergoglio. A comunicarlo con una nota la stessa Regione Liguria.

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Santanché inaugura Euroflora: aperta al pubblico da giovedì 24

Santanché inaugura Euroflora: aperta al pubblico da giovedì 24

Sarà la ministra del Turismo Daniela Santanchè, insieme al sottosegretario al ministero dell’Agricoltura Giacomo La Pietra e al vice ministro del Mit Edoardo Rixi insieme al presidente dell’International Association of Horticultural Producers Leonardo Capitanio, al governatore Marco Bucci, al sindaco f.f. Pietro Piciocchi e al presidente di Porto Antico di Genova Spa Mauro Ferrando, ad aprire ufficialmente mercoledì 23 aprile alle 16 la 13^ edizione di Euroflora – Mostra internazionale di piante e fiori.

La rassegna sarà aperta al pubblico da giovedì 24 aprile per proseguire fino a domenica 4 maggio.

“Dopo la pioggia di questi ultimi giorni è arrivato il bel tempo che si preannuncia stabile – ha riferito il capoprogetto di Euroflora Corrado Brigante – consentendo così oggi e domani di proseguire i lavori di rifinitura dei 154 giardini collocati nelle aree esterne e interne della manifestazione, 85mila metri quadrati di cui oltre la metà al coperto”.

Come prescrive il regolamento di AIPH per le floralies internazionali, al termine dei lavori di allestimento tutti gli spazi dovranno essere resi anonimi affinché le giurie, in azione dalle ore 8 di mercoledì 23, possano svolgere il loro lavoro senza conoscere il nome dei singoli espositori.

Una macchina complessa, coordinata dalla paesaggista Caterina Tamagno per conto di Porto Antico di Genova Spa e dall’agronomo Giorgio Costa, dirigente di Aster Genova, che coinvolgerà complessivamente 154 persone: 35 giurie composte da 3 persone, 35 segretari di giuria e 8 capi area a cui si aggiungono, come referenti, 6 membri del comitato scientifico, tra cui il presidente di AIPH Leonardo Capitanio.

Tra i giurati al lavoro, alcuni dei nomi più quotati nel settore del florovivaismo italiano e internazionale, dal segretario generale di AIPH Tim Briercliffe a Philippe Lecoufle di Vacherot e Lecoufle, una delle più antiche aziende francesi produttrici di orchidee, a Jan-Willem Noom, docente di Progettazione e gestione del paesaggio della prestigiosa facoltà di agraria dell’Università olandese di Weningen, e al responsabile dei Giardini del Quirinale Mauro Piacentini.

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Plinio a Mattarella e Bucci: ricordate sangue dei vinti. Francobollo per Giuseppina Ghersi

Cimitero genovese di Staglieno: Sacrario Caduti RSI (foto di repertorio fb)

L’ex presidente del consiglio cegionale della Liguria Gianni Plinio oggi ha invitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il governatore ligure Marco Bucci e il sindaco f.f. di Genova Pietro Piciocchi “a voler ricordare nelle orazioni ufficiali in occasione del 25 aprile a Genova anche il sangue dei vinti”.

“Così come impongono – ha spiegato Plinio – pietas umana e civiltà e così come auspicano tantissimi italiani e liguri che chiedono, a distanza di ottant’anni,una vera pacificazione nazionale”.

“Altrimenti – ha sottolineato Plinio – il 25 aprile continuerà a non essere la festa di tutti bensì la celebrazione soprattutto di quei partigiani comunisti che più che per la libertà si batterono per l!instaurazione di una repubblica stalinista.

Chiedo. altresì, di deporre una corona anche sul Sacrario della RSI nel cimitero dí Staglieno come avveniva regolarmente durante l’amministrazione regionale di Sandro Biasotti.

Faccio osservare che vi sono tumulati ben 1500-Caduti. Molti non identificati e anche giovani e donne.

Tutti, come ricordato nel tempo anche dal presidente della Repubblica Azeglio Ciampi e dal presidente della Camera Luciano Violante, con l’intenzione di battersi per l’onore d’Italia.

Inoltre, sarebbe assai nobile, educativo e non divisivo fare stampare un francobollo commemorativo, nell’ottantesimo del suo sacrificio e coerentemente con quanto accaduto per casi analoghi, in ricordo di Giuseppina Ghersi, la studentessa savonese di soli 13 anni che fu struprata e assassinata dai partigiani comunisti”.

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A Sanremo serata di Gala UNUCI per la solidarietà

A Sanremo serata di Gala UNUCI per la solidarietà
il Grand Hotel Des Anglais di Sanremo

Sanremo. La sezione UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo Italiani) di Sanremo- Imperia si occupa di volontariato. Il 21 giugno alle ore 19 organizzerà una Serata di Gala, in collaborazione con l’ Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, per la raccolta fondi a sostegno di due progetti.

La manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Comune di Sanremo e del Consolato Onorario di Francia che ha sede ad Imperia. “La serata ha lo scopo di sostenere il progetto Un calore per il Nepal – spiega il presidente UNUCI Colonnello Filippo Veglia- che ci vede impegnati nell’aiutare concretamente la popolazione per affrontare le difficoltà climatiche.

Abbiamo svolto una raccolta di indumenti per combattere il freddo in alta quota e vogliamo far giungere questi aiuti al Nepal. L’altro progetto ci vede impegnati nel tentativo di preservare la memoria storica del passato attraverso il restauro e la manutenzione del Sacrario della Foce. Si tratta della Stele Commemorativa del Cimitero Monumentale di Sanremo.

Naturalmente invitiamo a partecipare alla Serata di Gala tutti coloro che abbiano a cuore i nostri intenti”. Per avere maggiori informazioni sull’evento è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica sez.sanremoimperia@unuci.org L’appuntamento è dunque per il 21 giugno a Sanremo, alle ore 19, al Grand Hotel Des Anglais, in Salita Grande Albergo 8.

Claudio Almanzi

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Papa Francesco, questa sera alle 21 in Cattedrale a Genova il Santo Rosario

Papa Francesco, questa sera alle 21 in Cattedrale a Genova il Santo Rosario
Papa Francesco, questa sera alle 21 in Cattedrale a Genova il Santo Rosario

Questa sera alle ore 21 in Cattedrale sarà recitato il Santo Rosario per il Papa, in ascolto del suo insegnamento.

Il Rosario sarà animato dalla comunità del Seminario Arcivescovile, dalla Pastorale Vocazionale e dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di Genova.

I funerali si svolgeranno sabato alle 10 a San Pietro. La salma esposta domattina nella Basilica. Dopo le esequie, il feretro sarà portato a Santa Maria Maggiore per la tumulazione.

“Insieme alla Chiesa che è in Genova, profondamente addolorati dalla notizia della morte di Papa Francesco – scrive Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova in una nota – mi unisco al cordoglio e alla preghiera che sale da ogni parte del Mondo. Papa Francesco, il Pontefice che Dio ha donato alla Chiesa, è stato per ciascuno di noi un grande regalo. In queste ore di dolore, ricordo con gratitudine i miei incontri personali con il Papa, conscio delle responsabilità che ha voluto consegnarmi nominandomi Vescovo e affidandomi la Diocesi di Genova. La nostra Chiesa genovese porta nel cuore il ricordo della visita del Pontefice, il 27 maggio 2017. Una giornata che mi è stata tante volte raccontata con gioia da chi ha avuto la grazia di partecipare, e che oggi richiama alla memoria tante straordinarie immagini e parole. In tante parrocchie, Istituti religiosi e Oratori della Diocesi, in queste ore si stanno predisponendo momenti di preghiera in suffragio del Papa: un segno tangibile dell’affetto e della grande devozione della nostra Chiesa al Pontefice”.

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Il cordoglio di Monsignor Marco Tasca, Arcivescovo di Genova

La Liguria punta sul Golf

La Liguria punta sul Golf
Il gruppo dei relatori con Simona Ferro - foto Linda Kaiser

Tre progetti per promuovere sport, turismo e inclusione

La Liguria si fa sempre più “green” e inclusiva grazie a tre nuovi progetti dedicati al golf, presentati il 15 aprile 2025 nella Sala Trasparenza della Regione Liguria. L’Assessore allo Sport, Simona Ferro, e il Delegato Regionale della Federazione Italiana Golf per la Liguria, Roberto Damonte, hanno illustrato le iniziative che coinvolgeranno tutti gli otto circoli golfistici della regione nel corso del 2025, nell’ambito del programma Liguria 2025 Regione Europea dello Sport.

Il primo progetto, il Liguria Golf Experience Tour 2025, giunto alla sua seconda edizione, è stato presentato da Alessandro Piras. Il tour, in programma da maggio a novembre, prevede 21 tappe tra gare a 18 e 9 buche. L’obiettivo è valorizzare il territorio ligure, offrendo ai giocatori e ai loro accompagnatori la possibilità di godere di ambienti e panorami straordinari e delle eccellenze enogastronomiche locali, grazie alla collaborazione con partner come Biscottificio Grondona, Panificio Tossini e Olio Raineri. Le competizioni saranno arricchite da trofei unici, realizzati in filigrana d’argento dai maestri artigiani di Campoligure, e da premi per le partecipanti femminili offerti dall’Atelier Daphné di Sanremo.

Il Golf protagonista in Liguria – L’assessore regionale Simona Ferro – foto Linda Kaiser

BPER Banca Private Cesare Ponti è il main sponsor dell’evento. Mauro Re, Executive Liguria e Piemonte, ci spiega come questa banca private con 150 anni di storia e tre sedi – Milano, Genova e Modena – desideri “essere vicina ai suoi clienti non soltanto nelle esigenze, ma anche nelle passioni”. La gestione del patrimonio e dei passaggi generazionali significa, dunque, “attenzione all’impresa, ma pure agli interessi culturali e sportivi che i clienti vogliono condividere”. La Liguria, che conta 15 centri private di Banca Ponti e 50 private banker, “è una regione che vanta Golf Club belli e noti”, aggiunge Re, “e offre ai giocatori un grande vantaggio climatico in tutte le stagioni”.

Una nuova App fornirà informazioni utili sui circoli e sul territorio, e la Liguria Golf Experience Member Card darà accesso a promozioni esclusive per i golfisti. “Liguria Golf Experience Tour 2025 rappresenta molto più di una semplice competizione sportiva”, ha dichiarato Damonte, perché “è un percorso di valorizzazione del territorio in cui gioco, arte e cultura si fondono per offrire un’esperienza indimenticabile”.

Il secondo progetto, Golf in Fiore, ideato da Andrea Baghino, promuoverà il golf durante Euroflora 2025 (24 aprile – 4 maggio) nel Waterfront di Levante di Genova. Oltre a piante e fiori, Piazzale Kennedy ospiterà un percorso espositivo dedicato al golf, che si estenderà su 250 mq con un giardino di 80 mq proprio all’ingresso, con un putting green per i visitatori e promozioni dei circoli liguri. Il 2 maggio si terrà la “Festa dei Circoli”, con una gara di putting green per i giovani. Peirano Vivai abbellirà lo spazio espositivo con fiori e piante. Damonte ha sottolineato come Euroflora rappresenti “una vetrina ideale per promuovere il golf ligure”.

Il Golf protagonista in Liguria – Videoclip di Euroflora 2025 – foto Linda Kaiser

Il terzo progetto, Golf Senza Barriere, annunciato dal neo Presidente del Comitato Paralimpico Regione Liguria, Dario Della Gatta, candida la Liguria a Polo di eccellenza del Golf Paralimpico. L’iniziativa mira a dimostrare l’inclusività del golf, con gare paralimpiche in programma nel 2025 ad Albisola e Rapallo. Francesco Serra, Presidente del Golf di Albisola, ha annunciato un evento paralimpico nazionale in autunno, mentre Attilio Riola, Presidente del Circolo Golf e Tennis Club Rapallo, ospiterà un evento internazionale il 26 luglio. Damonte ha espresso soddisfazione per il sostegno all’iniziativa, sottolineandone i valori sociali e inclusivi.

“Questo trittico di eventi ha un significato profondo per tutti noi, visto che non si tratta solamente di una serie di giornate di festa volte a celebrare lo sport e, in particolare, il golf”, ha commentato l’assessore Ferro, ma “si affiancano in maniera importante temi come la tutela delle bellezze del territorio, la valorizzazione del nostro patrimonio naturale e culturale, l’inclusività nel mondo sportivo e le implicazioni turistiche”. Siamo tutti certi che Liguria Golf Experience Tour 2025, Golf in Fiore e Golf Senza Barriere saranno progetti di grande successo nell’anno in cui la Liguria è Regione Europea dello Sport.

Infine, il Responsabile Progetti Circoli FIG, Maurizio Bucarelli, ha confermato l’importanza della Liguria nel panorama golfistico nazionale. Certamente la nostra regione, grazie al clima mite, offre la possibilità di praticare tutto l’anno questo sport, sospesi tra il verde delle colline e l’azzurro dell’orizzonte marino. Linda Kaiser

L’assessore regionale Simona Ferro – foto Linda Kaiser

Incidente ad Albenga sulla via Aurelia: auto si ribalta su un fianco, ferito il conducente

Paura nel primo pomeriggio ad Albenga, dove un’auto si è ribaltata lungo la via Aurelia, finendo su un fianco in una posizione precaria. L’incidente è avvenuto intorno alle 14:00 e ha richiesto l’intervento immediato dei Vigili del Fuoco del distaccamento locale.

Le cause dello schianto sono ancora in fase di accertamento, ma al momento dell’arrivo dei soccorsi, il veicolo si trovava in una situazione instabile, con il conducente ferito all’interno dell’abitacolo. I pompieri sono intervenuti con l’Autopompa Serbatoio e un modulo specializzato per la gestione di incidenti stradali.

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Dopo aver messo in sicurezza l’area ed evitato ulteriori rischi legati alla posizione del mezzo, la squadra ha avviato le operazioni di estrazione. Grazie alle tecniche TPSS (Tecniche di Primo Soccorso Sanitario), il conducente è stato soccorso e immobilizzato in modo adeguato, prima di essere affidato al personale sanitario del 118.

Il ferito è stato poi trasportato in ospedale per le cure necessarie. Le condizioni non sono state rese note, ma non si segnalano ulteriori persone coinvolte. L’intervento si è concluso con la messa in sicurezza definitiva del veicolo e della carreggiata.

 

Il futuro del Conclave: attese, sfide e speranze per il nuovo Papa dopo Francesco

Il futuro del Conclave: attese, sfide e speranze per il nuovo Papa dopo Francesco
La Città del Vaticano

Ora cosa succede. I passi per l’elezione del nuovo Pontefice e i possibili papabili

Con la morte di Papa Francesco, si apre ufficialmente il tempo della “Sede vacante”, un periodo di attesa, riflessione e discernimento che culminerà nel Conclave, l’assemblea dei cardinali chiamata a eleggere il nuovo Pontefice.

In un momento così delicato per la Chiesa cattolica e per il mondo intero, l’attenzione si concentra su quali saranno le priorità del prossimo Papa e quale direzione vorrà dare al pontificato che verrà.

Il Conclave per eleggere il nuovo Papa si terrà nella Cappella Sistina

Il Conclave si terrà nella Cappella Sistina, luogo sacro e carico di simbolismo, dove sotto gli affreschi di Michelangelo i cardinali elettori, chiusi al mondo esterno, sceglieranno tra di loro il successore di Francesco. Non sarà una scelta semplice, né scontata.

Il prossimo Pontefice dovrà raccogliere un’eredità complessa, ma anche stimolante: quella di un Papa che ha aperto nuove strade, sfidato vecchie logiche e proposto un’immagine di Chiesa più umana, più semplice, più “in uscita”.

Negli ultimi anni, il Collegio cardinalizio si è profondamente rinnovato grazie alle nomine di Francesco, che ha dato voce a Chiese locali spesso dimenticate, ampliando la rappresentanza di Asia, Africa e America Latina.

Questo potrebbe influenzare in modo significativo la scelta del futuro Papa, rendendo concreta la possibilità che il prossimo Pontefice provenga nuovamente da fuori dell’Europa. Un segnale, questo, che confermerebbe la vocazione universale della Chiesa e la volontà di mettersi in ascolto delle periferie geografiche ed esistenziali del mondo.

Conclave per eleggere il nuovo Papa: prevarrà l’onda riformista o il tradizionalismo?

Ci si interroga anche sul profilo che avrà il successore. Sarà un Papa riformista, in continuità con il cammino tracciato da Francesco, o ci sarà un ritorno a modelli più tradizionali? Molto dipenderà dalle priorità che i cardinali riterranno più urgenti: il rafforzamento del processo sinodale, la lotta agli abusi e alla corruzione, il dialogo con le altre religioni, l’impegno ecologico, la gestione delle tensioni geopolitiche e la crescente secolarizzazione dell’Occidente.

Non mancano anche attese sul piano della comunicazione. Dopo un Papa capace di parlare in modo diretto, con uno stile empatico e informale, il nuovo Pontefice dovrà misurarsi con un mondo mediaticamente esigente, dove la parola del Papa arriva in tempo reale ovunque e può influenzare non solo i credenti, ma anche i leader politici e le opinioni pubbliche globali.

Un altro tema centrale sarà quello dell’inclusione. Francesco ha posto l’accento su una Chiesa accogliente, che non giudica ma accompagna, che riconosce le diversità e cerca di camminare insieme, anche nei momenti più divisivi. Il prossimo Papa sarà chiamato a proseguire questo dialogo aperto con le famiglie, le persone LGBTQ+, i divorziati risposati, i giovani disillusi, le donne che chiedono più spazio nei processi decisionali ecclesiali. Senza cadere in compromessi dottrinali, ma nemmeno rimanendo fermi davanti al cambiamento culturale del nostro tempo.

Il nuovo Papa dovrà risolvere i problemi della Chiesa ed avere anche una visione profetica

Dal punto di vista spirituale, il prossimo Pontefice dovrà essere una guida capace di indicare non solo soluzioni ai problemi interni della Chiesa, ma anche una visione profetica. I fedeli cercano un pastore, non un manager; un testimone del Vangelo, non solo un riformatore. In questo senso, la sfida sarà riuscire a tenere insieme istituzione e spiritualità, dottrina e vita concreta, tradizione e innovazione.

Il Conclave, con il suo silenzio e la sua preghiera, rappresenta un tempo di grazia. Un momento in cui la Chiesa si raccoglie, si interroga e affida allo Spirito Santo la scelta del successore di Pietro. In un mondo lacerato da guerre, crisi ambientali, povertà e disuguaglianze, mai come ora c’è bisogno di una figura che parli al cuore delle persone. Che sappia costruire ponti e non muri, che metta al centro l’essere umano prima dell’istituzione.

Chi sarà il prossimo Papa? Ecco alcuni possibili papabili

Chi sarà il prossimo Papa? Ancora non lo sappiamo. Ma sappiamo quali sono le domande che il mondo gli rivolgerà. Sappiamo anche che i cardinali chiamati a eleggerlo avranno davanti a sé non solo la storia della Chiesa, ma anche il futuro dell’umanità.

Dopo la scomparsa di Papa Francesco, la Chiesa cattolica si prepara a eleggere il suo successore attraverso il Conclave. Tra i cardinali elettori, diversi nomi emergono come possibili candidati al soglio pontificio, riflettendo le diverse sensibilità e priorità all’interno della Chiesa.

Ecco alcuni possibili nomi

Pietro Parolin è l’attuale Segretario di Stato vaticano, Parolin è considerato un candidato forte grazie alla sua esperienza diplomatica e alla sua posizione centrale nella Curia. Apprezzato sia dai conservatori che dai progressisti, potrebbe rappresentare una figura di continuità e stabilità.

Matteo Zuppi è l’Arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Zuppi è noto per il suo impegno sociale e il dialogo interreligioso. Considerato vicino alla visione pastorale di Papa Francesco, potrebbe attrarre consensi tra i cardinali favorevoli a una Chiesa più inclusiva.

Luis Antonio Tagle, filippino, già arcivescovo di Manila e attualmente pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Tagle è visto come un ponte tra l’Asia e il Vaticano. La sua sensibilità multiculturale e il suo carisma lo rendono un candidato di rilievo, anche se la sua visibilità è diminuita negli ultimi tempi.

Peter Turkson. Originario del Ghana, Turkson ha ricoperto ruoli chiave nella promozione della giustizia sociale e dello sviluppo umano integrale. La sua elezione rappresenterebbe un segnale forte verso l’Africa e le periferie del mondo, anche se l’età potrebbe essere un fattore limitante.

Robert Sarah, guineano, noto per le sue posizioni conservatrici e la sua critica alle riforme di Papa Francesco, Sarah potrebbe attrarre i cardinali desiderosi di un ritorno a una maggiore tradizione liturgica e dottrinale.

Al Conclave per l’elezione del nuovo Papa partecipano i cardinali sotto gli 80 anni

Il Conclave si svolgerà nella Cappella Sistina, con la partecipazione di circa 120 cardinali elettori sotto gli 80 anni.

La scelta del nuovo Papa sarà influenzata da molteplici fattori, tra cui l’equilibrio tra tradizione e rinnovamento. Oltre alla rappresentanza geografica e la capacità di affrontare le sfide contemporanee della Chiesa.

In un momento storico segnato da cambiamenti globali e da una crescente richiesta di riforme, la figura del nuovo Pontefice sarà cruciale. Nell’ottica di un futuro della Chiesa cattolica. L.B.

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