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Trionfo in Armenia per la pianista Rita Cucè

Rita Cucè

Ancora un trionfo all’estero (ieri sera ad Yerevan, in Armenia) per la pianista albenganese Rita Cucè, che ha riscosso un grande successo nel concerto tenuto nella prestigiosa Komitas Chambers Hall della capitale armena, accompagnata dalla famosa Orchestra Nazionale Armena.

L’evento è stato organizzato dall’ Ambasciata d’ Italia di Yerevan, in collaborazione con il Ministero della Cultura della Repubblica di Armenia, il locale Comitato della Camera Nazionale Musicale dell’ Armenia e la National Chamber Orchestra dell’ Armenia. Il direttore artistico della Komitas Chambers Hall è il famoso pianista e direttore d’ Orchesta Vahan Mardirossian, mentre a dirigere il concerto è stato invece un altro noto direttore d’ Orchestra armeno Harutyun Arzumanyan.

Nota agli appassionati come grande interprete mozartiana la Cucè non si è smentita presentando un bellissimo ed applauditissimo programma imperniato sul concerto N. 12 in La Maggiore di Mozart, sulla Sinfonia G. Dur di Vivaldi, seguita dalle Antiche Arie e Danze N.3 di Respighi e dalla Sonata per Archi numero 6.

“E’ stata una grande gioia- dice la Cucè- tenere stasera questo importante concerto alla Komitas Chamber Hall di Yeravan con la National Chamber Orchestra of Armenia, alla presenza di Sua Eccellenza Vincenzo Del Monaco, Ambasciatore Italiano in Armenia. Ho avuto l’onore di suonare con un’ Orchestra meravigliosa, diretta magistralmente dal suo Direttore Harutyun Arzumanyan. E’ stato davvero un privilegio e l’ occasione ideale per festeggiare il compleanno del mio amato Mozart”.

Nata ad Albenga, Rita Cucè ha studiato al Conservatorio “Cherubini” di Firenze conseguendo la maturità artistica musicale quinquennale con il Maestro Alessandro Specchi e si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Verdi” di Ravenna sotto la guida del Maestro Norberto Capelli.

Ha vinto numerosi premi e concorsi nazionali ed internazionali, come quelli di Pisa, Albenga, Camaiore ed Osimo.Ha suonato, fra le altre, con l’ Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, l’ Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Arezzo, con la State Philarmonic di Plodvid, la State Symphony Orchestra di Shoumen, l’Orchestra del Conservatorio “A. Boito” di Parma, l’Orchestra Sinfonica di Grosseto, con la Gams Ensemble di Firenze, con l’Orchestra di Stato Rumena “Dinu Lipatti” di Satu Mare e della Rai di Torino.

Al suo attivo ci sono numerosi concerti televisivi e radiofonici in Italia (Rai e Mediaset) ed all’ estero in veste di solista in Russia, Bulgaria, Spagna ed ora anche in Armenia.

Ha realizzato importanti Tournèe in Russia ed Afghanistan ed è il Direttore Artistico e Musicale (da novembre del 1999) dell’ Associazione Culturando 2000, con sede in Arezzo. Dal 2001 è anche la Consulente Tecnico Musicale del Comune di Alassio.
CLAUDIO ALMANZI

 

Samp-Udinese, Gabbiadini: Nulla è cambiato

Samp-Lazio 1-1, Gabbiadini: Sono contento del gol e del pari
Manolo Gabbiadini

Un gol all’Udinese prima di andare, un gol all’Udinese nel momento in cui è stato giusto tornare.

Manolo Gabbiadini ha riabbracciato la Sud con il tap-in che hanno messo il punto definitivo ad una partita che la Sampdoria ha gestito dal primo all’ultimo secondo.

«Abbiamo fatto il nostro gioco, quello che volevamo e tutto è andato per il meglio – dice con un certo piacere l’attaccante -, ci siamo presi i tre punti che è quello che ci voleva. Avevo fatto l’ultimo gol contro i bianconeri e oggi l’ho rimessa dentro, sono passati quattro anni da allora, ma nulla è cambiato».

Next. Prossima tappa Napoli, quasi uno scherzo del destino. «Ho vissuto due bei anni lì – spiega il mancino -, ho segnato tanti gol belli, tra i migliori della mia carriera. Ma ora andrò lì con la Samp per fare una grande partita e prenderci i tre punti».

Samp-Udinese, Quagliarella record: Ancona non ci credo

Record. Giocare 11 partite di fila e segnare per altrettante. In Serie A hanno giocato migliaia di calciatori, centinaia di attaccanti. Ci sono riusciti in due: Gabriel Omar Batistuta e Fabio Quagliarella. Con la differenza che il secondo, il nostro capitano, ha la possibilità di segnare ancora altre volte e incrementare il suo personalissimo bottino di 16 centri (numero da capocannoniere assoluto). «Serata indimenticabile – ammette il diretto interessato -, pensare anche solo di avvicinarsi ad uno così come era Batistuta è impensabile. Ma strada facendo mi dicevo chissà… e poi è arrivato. Sono senza parole, non ci credo: l’ho fatto veramente».

Leader. «Il pallone pesava un po’ sul dischetto – rivela -. Sembrava una palla medica. Però sono andato cattivo, pensando che avrei potuto fare il record. Avessi sbagliato? Fa niente… però è entrata». Poi, da vero leader, dispensa buone parole per i suoi compagni: «Questo è un grande gruppo, fatto di ottimi professionisti. Questa vittoria è davvero meritata: hanno giocato tutti una gran partita. Ora Napoli, che per me sarà sempre una gara speciale».

 

E Grillo fa assist a Salvini: governo vuole evitare mercimonio sofferenze migranti

Salvatore, Grillo e Di Maio (M5S)

“Sia noi che la Lega intendiamo impedire questo mercimonio della sofferenza. Puoi fare come Minniti (l’ex ministro dell’Interno del Pd, ndr) che ha bloccato il varco senza dirlo esplicitamente. Oppure puoi impedire lo spaccio di false speranze e ridiscutere la questione a livello UE. Il che significa anche graffiarsi un po’ con la Francia, che non resiste ai suoi istinti colonialisti”.

Lo ha riferito Beppe Grillo al quotidiano “America Oggi” in merito ai porti chiusi a navi Ong e scafisti e alle politiche sull’immigrazione del governo Lega-M5S, riprendendo lo slogan “no al business migranti” e la logica equazione “meno partenze meno morti” confermata anche dalle ultime stime pubblicate sul sito web dell’Unchr.

“La questione dell’immigrazione è epocale – ha aggiunto Grillo – causata, innescata e diretta dalle menti più ciniche che si possano immaginare. Affrontare una questione del genere, che era stata spostata sull’Italia in accordo con chi ci ha preceduto in cambio di qualche aiutino, richiede anche una certa rudezza e assunzione di responsabilità. Oggi, le persone che non ne possono più di restare, ad esempio, nella dissanguata Africa perlomeno sanno come la vede l’Europa e quali sono le loro prospettive a fuggire verso l’Unione dei Divisi”.

Il guru genovese del M5S si è soffermato anche sul rapporto con la Lega: “E’ un continuo confronto, anche sofferto, con una diversa sensibilità nella modalità di affrontare le problematiche politiche. Tuttavia, non si può negare che il connubio M5S-Lega sia vincente. Ha consentito la realizzazione di rilevanti azioni politiche, molto avversate, contro la povertà”.

 

Odio social, sindacalista Cgil: Salvini morto. Ministro querela. Mentana stavolta tace

Il tweet a firma della sindacalista Cgil Isabella Zani pubblicato su fb dal ministro Matteo Salvini

“La ‘signora’ sindacalista della Cgil, che mi vuole morto (e ha nascosto il suo tweet delirante) si è comunque meritata una querela”.

Lo ha dichiarato stasera su fb il ministro dell’Interno Matteo Salvini in riferimento alle inquietanti dichiarazioni a firma della sindacalista Cgil Isabella Zani pubblicate ieri su Twitter: “Non voglio che si dimetta. Non voglio che perda l’incarico. Non voglio che finisca in galera. Io lo voglio morto”.

Non è la prima volta che il ministro Salvini è vittima dell’odio sui social network. C’è chi lo ha dipinto a testa in giù, c’è chi gli ha augurato una brutta fine in altro modo. Per non parlare di indicibili offese, insulti e varie minacce. Stavolta, però, il leader leghista ha deciso di querelare.

Ieri il numero uno del Viminale aveva riferito: “La ‘signora’ Zani, fondatrice del sindacato traduttori editoriali nella Cgil, scrive che mi vuole ‘morto’. Chiamate un medico per questa tizia! E poi il cattivo sarei io”.

Il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, ha già chiesto al neo segretario generale della Cgil Maurizio Landini di “espellere subito dal suo sindacato questa ‘signora’ che risulta essere una loro scritta”.

Tuttavia, al momento, non si sono ancora registrate prese di posizione da parte di esponenti della sinistra, dei vari buonisti e degli avversari della Lega.

Non ha pubblicato una parola su fb neppure il direttore di La7 Enrico Mentana, che invece per il caso del sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli (Lega) sul social network aveva espresso “vergogna” e si era schierato dalla parte dell’ex presidente della Camera e attuale deputata di Leu Laura Boldrini.

 

Stupri Rimini 2017: il post del sindaco Camiciottoli (Lega)

 

Samp-Udinese, Giampaolo: centrati obiettivi di questa gara

Samp-SPAL, Giampaolo: voglio una grande partita
Giampaolo, mister della Sampdoria

La Sampdoria supera l’Udinese 4-0 al termine di una prestazione perfetta, concedendo pochissimo agli avversari e giocando con la mentalità da grande squadra.

Una vera soddisfazione per Marco Giampaolo, che vede la Sampdoria arrampicarsi al quinto posto in classifica, con un ruolino da vera macchina da gol (primi da dicembre ad oggi per numero di reti), anche grazie al suo paladino Fabio Quagliarella.

«Abbiamo centrato tutti gli obiettivi di questa partita – afferma a caldo il mister -. Quagliarella ha eguagliato un record storico, la squadra ha vinto giocando con la testa giusta e mettendo in mostra un bel calcio. Davvero, bravi tutti: anche chi ha giocato solo qualche minuto mi ha fatto vedere cose importanti».

Samp-Udinese 4-0, poker a Marassi

Quagliarella

‏Uragano Samp che travolge l’Udinese in casa al Ferraris e vola nelle zone nobili della classifica.

I blucerchiati hanno dominato la gara e si portano a 33 punti in classifica, raggiungendo momentaneamente la Roma al quinto posto. Ma il protagonista di giornata è stato Fabio Quagliarella, che con una doppietta su rigore eguaglia il record di Batistuta segnando consecutivamente in undici incontri di campionato e diventando anche capocannoniere con 16 reti (14 delle quali nelle ultime 11 gare). Di Linetty e Gabbiadini gli altri due gol della Samp.

Ora i blucerchiati sognano trascinati dal proprio capitano e dal figliol prodigo Gabbiadini, subito in rete al suo ritorno al Ferraris.

Sampdoria 4
Udinese       0
Reti: p.t. 33′ Quagliarella rig.; s.t. 11′ Quagliarella rig., 23′ Linetty, 33′ Gabbiadini.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Andersen, Colley, Murru (32′ s.t. Tavares); Praet, Ekdal, Linetty; Saponara; Defrel (29′ s.t. Gabbiadini), Quagliarella (40 ‘s.t. Kownacki).
A disposizione: Rafael, Belec, Vieira, Jankto, Leverbe, Regini, Ferrari, Tonelli.
Allenatore: Giampaolo.
Udinese (3-5-2): Musso; Opoku (32′ s.t. Zeegelaar), Ekong, Nuytinck; Larsen, Behrami (42′ p.t. Pussetto), Mandragora, Fofana, D’Alessandro; Okaka (31′ s.t. Lasagna), De Paul.
A disposizione: Perisan, Nicolas, Micin, Lasagna, Machis, Ter Avest, Pontisso, Iniguez, De Maio.
Allenatore: Nicola.
Arbitro: Massa di Imperia.
Assistenti: Prenna di Molfetta e Pagliardini di Arezzo.
Quarto ufficiale: Pillitteri di Palermo.
VAR: Pasqua di Tivoli.
Assistente VAR: Marrazzo di Frosinone.
Note: ammoniti al 37′ p.t. Praet, all’8′ s.t. Nuytinck, al 10′ s.t. Opoku, al 16′ s.t. Okaka, al 25′ s.t. Mandragora per gioco scorretto, al 14′ s.t. Audero per comportamento non regolamentare; recupero 1′ p.t. e 3′ s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.

 

fc

Comune, ospedale e ora allarme bomba in Chiesa a Quezzi. Anonimo imprendibile

Biscione, messi in sicurezza ordigni bellici trovati in un appartamento
Polizia reparto Artificieri (foto d'archivio)

Dopo gli allarmi bomba (falsi) dei giorni scorsi e di ieri, rispettivamente a Palazzo Tursi e all’ospedale Galliera, stasera al 112 ne è arrivato un altro.

Stavolta la telefonata anonima arrivata ha segnalato la presenza di un ordigno all’interno della Chiesa della Natività di Maria Santissima a Genova Quezzi.

Alcuni fedeli, in gran parte pensionati, sono stati fatti evacuare dalla Chiesa.

Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti per un controllo. Al momento, non risulta che siano stati allertati i Vigili del Fuoco, ma per la bonifica devono intervenire gli artificieri ed eventualmente il cane anti-esplosivi che ieri per tre ore ha setacciato l’ampio edificio del Galliera a Carignano.

Gli investigatori stanno cercando di risalire all’autore o agli autori delle telefonate anonime per i vari allarmi bomba (lo scorso dicembre era toccato due volte anche al Palazzo di Giustizia di Genova) ma finora risulta imprendibile.

Aggiornamento ore 21.

Come per gli altri casi, anche questa volta si è trattato di un falso allarme.

 

Val Polcevera: niet di Pd e sinistra a parcheggio interscambio per residenti a Brin

Metropolitana: chiusure anticipate per manutenzione
Metropolitana: chiusure anticipate per manutenzione

“Alla lunga emergono i veri obiettivi di chi governa il Municipio: non collaborare e tentare di demolire proposte di buon senso”.

Lo ha dichiarato il capogruppo municipale Alessio Bevilacqua (Lega) commentando la scelta di Pd e sinistra di bocciare la richiesta di regolamentare l’area di via della Pietra, così come è stato già fatto per altre aree presenti in città, ad esempio a Di Negro, tenendo in considerazione “sia la necessità dei concittadini della vallata che usufruiscono della metropolitana, sia dei residenti facendo le necessarie opere di intervento”.

Area via della Pietra: parcheggio interscambio riservato a residenti Val Polcevera

“È brutto – ha aggiunto Bevilacqua – quando la visione partitica supera le esigenze dei cittadini. È brutto e non è giusto, soprattutto per una zona in forte difficoltà come quella di Brin e per i cittadini della Valpolcevera colpiti dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi.

Il presidente Federico Romeo e i suoi consiglieri del Pd, del Gruppo misto e della lista Crivello, dovrebbero chiedere scusa ai cittadini e assumersi la responsabilità delle proprie scelte.

A questo punto, confido che il sindaco Marco Bucci, il vicesindaco Stefano Balleari e l’assessore comunale Paolo Fanghella si attivino per risolvere una tematica che sta a cuore ai cittadini e ai comitati territoriali, nonostante che chi governa il V Municipio Valpolcevera non se ne renda conto”.

 

Lavoro in Liguria, Toti e Berrino: oltre 27mila assunzioni nel primo trimestre 2019

Governatore ligure Giovanni Toti e assessore regionale di FdI Gianni Berrino (foto d'archivio)

“In Liguria sono 27.590 le assunzioni programmate nei primi tre mesi del 2019, in aumento dell’1 % rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo i dati di Unioncamere.

Cresce, in termini percentuali (dal 25% di gennaio 2018 al 32% di gennaio 2019), la richiesta da parte delle imprese di profili ad alta specializzazione, sia a livello dirigenziale che tecnico.

Il settore dei servizi nel complesso assorbirà il 76% delle entrate previste, in particolare i servizi alle imprese (7.330 entrate previste) e i servizi turistici, di alloggio e ristorazione (6.050) mentre l’industria il rimanente 24%”.

Lo hanno dichiarato ieri il governatore ligure Giovanni Toti e l’assessore regionale al Lavoro e Politiche attive dell’occupazione, Gianni Berrino.

“Prosegue il trend positivo della Liguria già evidenziato nell’ultimo trimestre del 2018 – hanno aggiunto Toti e Berrino – a conferma della bontà della strategia scelta per il rilancio della Liguria.

I dati sul settore dei servizi e sulla richiesta di profili ad alta specializzazione ci confortano sulle scelte messe in campo.

A dicembre scorso, infatti, la giunta regionale ha stanziato 33,3 milioni di euro per le misure ‘Pacchetto giovani’ e ‘Garanzia giovani’. Strumenti che hanno l’obiettivo di fare formazione mirata, a immediato sbocco occupazionale, ma con uno sguardo anche all’alta formazione.

Una scelta che ha come obiettivo soddisfare le esigenze delle imprese, e che va di pari passo con il modello di sviluppo su cui abbiamo deciso di puntare per il rilancio della Liguria.

L’attenzione allo strategico settore dell’high tech è cruciale, e le scelte formative che vanno in questa direzione danno opportunità concrete ai liguri”.