S. Stefano M. – Tiziano Boggio non ha dato “forfait” neppure questa estate, al Palaconti di Santo Stefano Magra per il Vdm, dove accudisce a un fra lato gruppo di bimbi del “vivaio” del Valdimagra Volley Group nel contesto di un “camp” che tocca anche altri sport e parzialmente le stesse materie scolastiche. A Cincinnati, Ohio dove già lavora, fra meno d’un anno prenderà il dottorato in Lettere Classiche. Ma quello periodico a S. Stefano sembra per lui un impegno la cui importanza non si scalfisce.
<Non dimenticherò mai –afferma Tiziano – gli anni trascorsi da opposto al Valdimagra Volley fra settore giovanile, Serie B e C con la Zephyr, con tanto di tecnici e dirigenti nonché compagni di squadra. Non è un caso se questa non è la prima estate che sono qui a insegnare>.
Descriviamo quella che è la giornata americana tipica di Boggio.
<Mattina dedicata alla palestra, pomeriggio consacrato alla tesi e anche al lavoro poiché già sono operativo come ricercatore e insegnante, la sera di solito mi alleno con la squadra dell’ateneo con cui gioco. Pause pasti assecondate da quanto, rigorosamente italiano, mi cucino. Tuttavia, non è che manchi pure il tempo per un po’ di diversione specie durante il weekend, anche se in America la separazione fra ambito professionale e quello personale è piuttosto netta. Per la cronaca, abito vicino al “campus”, in un appartamento che lo stipendio passatomi dall’ università mi permette; che comunque condivido con qualche altro studente>.
Fu grazie a una fidanzata americana che ti giocasti la carta accademica statunitense…
<E’ vero, l’idea fu di una ragazza che conobbi in occasione di una sua vacanza dalle nostre parti, feci alcune domande in giro e alla fine mi accasai appunto alla University of Cincinnati. A proposito di vita sentimentale, ad ogni modo sono impegnato da qualche anno in Italia, nonostante la lontananza>.
Il futuro ?
<Questa laurea dovrebbe mettermi nelle condizioni di poter scegliere dove andare a lavorare. Sarebbe bello trovare una destinazione che mi permettesse di continuare a giocare e magari, perché no, allenare nella pallavolo>.
Molto diverso il volley “made in Usa” da quello nostrano ?
<Come molto probabilmente un po’ in tutte le discipline, in Italia si dà un po’ più di peso alla tecnica individuale, là si lavora strenuamente anzitutto sul gioco di squadra>.
E nello studio ?
<Al “college” gli studenti negli “States”, fra ricerche, gruppi di lavoro e conferenze sono seguiti molto più da vicino e non a caso è pressoché impossibile finire fuori corso. Da noi direi che probabilmente lo studente è più lasciato alla propria responsabilità>.
Nella foto Tiziano Boggio in “versione americana”