È stata avviata la cattura delle caprette selvatiche che vivono sull’Isola Palmaria. L’operazione è condotta dall’Enpa e sistemerà le caprette catturate dapprima in quarantena poi si passerà alla fase dell’adozione.
“Viene in questo modo scongiurata l’ipotesi di uccisione degli animali, che era stata prospettata negli anni scorsi dall’amministrazione comunale di Porto Venere e che aveva provocato una forte ondata di indignazione nell’opinione pubblica”, spiega l’Enpa.
Le operazioni si preannunciano lunghe e delicate in quanto si tratta della più grande operazione di cattura di animali selvatici mai tentata in Italia. La prossima settimana inizieremo a prenderle per trasferirle sulla terra ferma.
Sembra che le caprette siano anche meno delle cento stimate e ci sia la presenza di mamme con i piccoli.
L’idea è quella di attirarle in recinti dove verranno messe esche fatte di cereali.
Un esemplare catturato verrà dotato di radiocollare. Una volta rilasciato servirà per individuare altri gruppi con l’operazione che richiederà diverse settimane.
Le caprette saranno poi collocate per la quarantena e le analisi in una fattoria, poi si passerà alla fase d’adozione per la quale sono già arrivate un centinaio di richieste.
Naturalmente, vengono prese in considerazioni solo adozioni 100% ‘cruelty free’, escludendo ogni ipotesi di destinazione a scopi alimentari.
“Perché ciò sia possibile – è l’appello dell’associazione – l’Enpa ha bisogno di supporto. Proprio per questo l’associazione ha promosso una iniziativa di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso”.