Venerdì 23 ottobre esce Parallel Worlds, l’atteso primo disco solista di FABRICE PASCAL QUAGLIOTTI, leader e tastierista della leggendaria band Rockets
Fabrice Pascal Quagliotti è nato a Parigi, a 13 anni comincia a studiare organo classico presso il prestigioso Conservatorio di Parigi e in seguito prende lezioni di pianoforte dal maestro russo Yuri Postar.
A 16 anni fonda una band progressive rock con quattro membri chiamata “Sexagone” e a 17 con Rosaire Riccobono – il bassista della più recente formazione dei Rockets forma i “Xerus”, con i quali si esibisce in più di 60 concerti.
Quello stesso anno Fabrice viene contattato da Christian Le Bartz che stava cercando un nuovo tastierista per i Rockets, band che univa il rock all’elettronica con un’immagine futurista di alieni dalla pelle color argento. Il punto di contatto è il negozio di strumenti musicali Music Power di Parigi nel quartiere Pigalle dove, sia Fabrice che i Rockets, avevano lasciato un annuncio nella bacheca. Dopo qualche giorno Fabrice è negli Studi Decca di Parigi, dove i Rockets hanno appena iniziato le registrazioni del loro secondo album.
E il resto è storia.
Fabrice entra così nella band capostipite dello space rock in concomitanza con la pubblicazione di “On the Road Again” (1978), la cui title track porta i Rockets in cima alle classifiche europee. Fabrice si cimenta nella ricerca – e nella creazione – di nuovi suoni elettronici, grazie a una nuova generazione di strumenti musicali e porta anche il suo amore per il progressive rock.
Il suo contributo al successo della band, che vende milioni di copie con album come “Plasteroid” e “Galaxy”, è enorme. I Rockets cominciano a suonare negli stadi gremiti di pubblico e a scalare le classifiche di vendita. Il loro successo si stabilizza soprattutto in Italia e Russia dove ancora oggi hanno milioni di fan.
Per un certo periodo, nel 1983, Fabrice si trasferisce a Londra per collaborare col david motion braccio destro del leggendario produttore Trevor Horn e con artisti come LEVEL 42 e Sal Solo.
Successivamente si stabilisce per alcuni mesi presso la dimora di Sal Solo ad Hampstead. Durante questo periodo il tastierista ha l’occasione di conoscere alcuni tra gli artisti più affermati del momento, quali Boy George dei Culture Club e Nick Beggs dei Kajagoogoo. Proprio con quest’ultimo nascerà un profondo legame che porterà Fabrice a prendere parte, in veste di tastierista, ad un brano del gruppo.
Fabrice contestualmente partecipa attivamente anche alla realizzazione dell’album “Heart & Soul” di Sal Solo pubblicato sempre nel 1985 e contenente una nuova versione del brano “Contact”, già incluso dai Rockets l’anno precedente in “Imperception”.
Oggi Fabrice è conosciuto come uno dei più grandi intenditori di synth: partito con un MiniMoog Model D, ha ben presto aggiunto alla sua collezione un Hammond L122, un Fender Rhodes, un Arp Odyssey, un Moog Modular, un Yamaha CS-80 e praticamente ogni altro sintetizzatore mai prodotto.
Attualmente vive a Como con la moglie Paola
Nonostante sia impegnato costantemente in tour con i Rockets, il cui ultimo album “Wonderland” è uscito lo scorso anno, comincia a pensare che è ormai giunto il momento di cimentarsi in un progetto solista e si mette al lavoro su nuovi brani. Per l’occasione richiama l’amico e collega Frederick Rousseau. Noto per le sue ricerche sull'”esperienza dell’ascolto”, grazie alle sue collaborazioni a celebri colonne sonore come Blade Runner (Ridley Scott) e Alexander (Oliver Stone), è diventato un co-compositore cinematografico molto richiesto ed è l’unico ad aver lavorato in modo estensivo sia con Vangelis sia con Jean-Michel Jarre.