La commissione Ambiente della Camera dei Deputati ieri ha approvato a maggioranza la nomina del biologo spezzino Lorenzo Viviani, 42 anni, quale nuovo presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre.
Dopo il via libera del Parlamento manca solo un decreto come ultimo passaggio formale per la nomina dell’ex deputato leghista.
“L’importanza – ha spiegato il viceministro genovese del Mit Edoardo Rixi – della tutela del territorio, della qualità delle acque, anche reflue, e del sostegno alla pesca e all’agricoltura locale sono i punti principali che ha sottolineato nel corso delle audizioni al Senato e alla Camera.
Con la nomina di Viviani il Parco delle Cinque Terre torna a essere gestito da un professionista, serio e competente, con profonde radici sul territorio che da sempre ha dimostrato un forte impegno verso la collaborazione con le comunità locali.
Siamo certi che saprà guidare questo patrimonio unico verso un futuro sostenibile e valorizzato”.
Critici, invece, i deputati della commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani e Valentina Ghio del Pd, Ilaria Fontana e Roberto Traversi del Movimento 5 Stelle, Angelo Bonelli di AVS, Daniela Ruffino di Azione, che non hanno partecipato al voto in commissione: “A poco più di quarantott’ore dal voto in Liguria votare il presidente di un Parco nazionale significa solamente occupare delle poltrone e non avere a cuore l’importanza e la complessità di un Parco nazionale come quello delle Cinque Terre, dove in particolare le comunità locali e la Regione Liguria dovranno essere fortemente coinvolte nel progetto di gestione e di tutela”.