“I confini attuali non si toccano. Rapallo non può far parte del nuovo Parco nazionale di Portofino”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale Alessandro Puggioni (Lega) replicando al collega del M5S Fabio Tosi che aveva dichiarato: “Dovremmo prendere tutti in seria considerazione l’ipotesi che Rapallo ne faccia parte”.
“Infatti, come ha precisato ieri l’assessore regionale ai Parchi Stefano Mai – ha spiegato Puggioni – il percorso per la costituzione del nuovo Ente è partito dall’ascolto della cittadinanza e dalle esigenze del territorio, che per le sue caratteristiche morfologiche non può prevedere un’ampliamento come vorrebbero alcuni esponenti del M5S.
Spiace constatare che, ancora una volta, il consigliere regionale Fabio Tosi abbia preso una cantonata perché andare contro la volontà popolare e calare le scelte dall’alto non rientra affatto nelle regole della democrazia partecipata.
I Comuni di Portofino, Camogli e Santa Margherita Ligure, costituenti il territorio dell’attuale Parco e dell’Area Marina protetta, hanno già espresso chiaramente la volontà di iniziare il nuovo percorso mantenendo gli attuali confini.
Non si tratta solo di una proposta logica e condivisibile, ma è l’unica che può garantire una sicura e celere istituzione del Parco nazionale di Portofino, volano turistico per l’intero comprensorio.
Anziché pensare ad ampliare i confini con imposizioni dall’alto, peraltro disattente alle esigenze già più volte espresse dalla cittadinanza, occorre tenere conto che un’area o un intero Comune possono eventualmente entrare a far parte di un Parco solo in base alle loro peculiarità e caratteristiche naturalistiche e morfologiche.
Il Promontorio di Portofino (incluso il mare che lo circonda) ha elementi di biodiversità unici nel suo genere, che lo rendono così speciale da poter essere costituito come Parco nonostante l’esiguità della sua superficie. Ossia peculiarità e caratteristiche che invece il territorio di Rapallo senz’altro non ha, perché essere vicini non significa affatto essere simili o uguali.
A mio parere, Rapallo deve quindi puntare ancora di più sul collegamento con il Promontorio, anche in riferimento alla promozione della rete sentieristica che insiste sulla cornice del nostro Comune e ci collega pure al Parco di Portofino.
Il resto è solo demagogia, irriverente nei confronti della popolazione e non curante del territorio, che non fa bene né al futuro del Parco né allo sviluppo del nostro comprensorio”.