Il 24 e 25 luglio alle 21.30 si torna ad apprezzare sul palco di piazza Sant’Agostino il teatro di “Parlami d’amore Mariù”, una prima nazionale realizzata appositamente per il Festival
Sul palco ci saranno Paolo Conticini, per la prima volta a Verezzi, e Rocío Muñoz Morales, che torna al Festival dopo il successo dello scorso anno con “Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore”. Alla coppia si aggiungono l’attrice Alessandra Ferrara e il tenore Alessandro D’Acrissa, che eseguirà dal vivo le canzoni di Cesare Andrea Bixio accompagnato dal pianista Andrea Biagioli.
Un titolo che viene naturale canticchiare, piuttosto che leggere: “Parlami d’amore Mariù” è la canzone più famosa di Bixio, quella che l’autore dedicò alla moglie. A Verezzi, grazie al regista Bellomo, diventa un testo teatrale scritto da Paolo Logli, che prende spunto da lettere, cartoline e diari di gente comune, per ripercorrere i momenti salienti del 900, facendo rivivere sul palco le vicende che hanno fatto da sfondo alla creazione della canzone italiana di Bixio.
C’è molta voglia di partecipare a eventi dal vivo: lo spettacolo ha riscosso subito un grande successo in biglietteria e sabato 25 il regista Bellomo riceverà il premio Camera di commercio per lo spettacolo “Liolà”, in scena al Festival lo scorso anno.
«Quello che sta per cominciare sarà un Festival forzatamente diverso dai precedenti», commenta il direttore artistico Stefano Delfino, «a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ma non per questo sarà meno interessante e di qualità inferiore. Spero che gli spettacoli suscitino il gradimento del pubblico, come lascerebbero intendere i primi risultati alla biglietteria, e mi auguro che possano regalare qualche momento di serenità agli spettatori dopo il lungo periodo di lockdown. Questo sempre nel massimo rispetto di chi è mancato e dei suoi cari. Il teatro si rimette in moto, dunque, ed è un confortante segnale di ritorno alla normalità. Un sentito ringraziamento a coloro la cui passione ha consentito di realizzare l’edizione 2020. E buon Festival a tutti».
Alla sua riflessione, si aggiunge quella del sindaco di Borgio Verezzi Renato Dacquino «Al Festival quest’anno: perché? Tante le persone, tante le risposte. Tra le più frequenti: perché ci vado da sempre, per una serata unica, perché è “un’annata” speciale, perché esserci è status symbol, per la magia del posto, perché ci tengo, per solidarietà in un momento in cui tutti dobbiamo portare il nostro contributo…
E così via. Un filo comune unisce tutti: l’amore per la vita, per la bellezza e per la cultura; la voglia di vivere bene il presente e di credere in un futuro più giusto. La consapevolezza che gli altri siamo noi».
Conclude la consigliera al teatro Maddalena Pizzonia: «Nelle anticipazioni e conferenze di questi mesi abbiamo sempre parlato delle difficoltà e particolarità della realizzazione del Festival quest’anno. Essere arrivati a questo punto, mettendo in piedi un Festival che combina sicurezza, qualità, rispetto per la grave situazione di emergenza appena terminata e voglia di ripartire, è una dimostrazione di resilienza da parte di tutta l’organizzazione. Inoltre la risposta del pubblico e della stampa in queste fasi iniziali è stata molto positiva e questo ci rende ancora più felici di aver intrapreso questa scelta difficile tempo addietro.
Dopo “Parlami d’amore Mariù” il Festival proseguirà con altri dieci spettacoli, tra cui “Tipi” di e con Roberto Ciufoli, giovedì 30 luglio. Un “recital comico-antropologico” dove l’attore metterà in scena una serie di varietà umane nelle quali gli spettatori potranno riconoscersi, riflettere e certamente ridere, magari di loro stessi.
Per informazioni e biglietti, gli spettatori possono rivolgersi alla biglietteria di viale Colombo 47, aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 18.30, chiamando lo 019.610167 o inviando una mail a biglietteria@comuneborgioverezzi.it.
Gli organizzatori ricordano inoltre che in questa edizione speciale del Festival è previsto un unico tipo di biglietto da 30 euro per gli spettacoli in piazza Sant’Agostino e 15 euro per lo spettacolo “Giuda” al Teatro Gassman, senza possibilità di riduzioni.
Sarà poi necessario rispettare alcune regole di comportamento, per far sì che gli eventi si svolgano in sicurezza:
in coda in via Roma, gli spettatori dovranno mantenere le distanze di sicurezza indicate sul pavimento ed entrare in sala a piccoli gruppi: considerando i tempi dell’operazione, è consigliabile arrivare 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo;
la mascherina dovrà essere indossata fino a che non inizierà lo spettacolo e indossata nuovamente all’uscita;
al termine dello spettacolo, gli spettatori verranno fatti uscire a scaglioni da uscite prestabilite e indicate dal personale di sala.
Nelle serate di spettacolo è attivo il servizio di bus navetta al costo di un euro a tratta con partenza dal piazzale del Teatro Gassman (quattro corse con orario 19.15 – 19.45 – 20.10 – 20.30), e ritorno dal parcheggio di Piazza Gramsci (prima corsa 10 minuti dopo il termine dello spettacolo; tre corse a seguire a circa 20 minuti una dall’altra).