Alle spalle di un allenatore così, c’è un vice con i fiocchi. Anche per Gabriele Pin, una vita nel calcio come giocatore e tecnico, la trasferta di Parma porta una ventata di ricordi. E apre lo scrigno delle emozioni.
“Ho casa a Parma e lì è nato il sodalizio con Cesare, con cui ci eravamo conosciuti alla Juventus.
Basta guardarsi negli occhi per capirsi. Sono stati anni belli e intensi, arricchiti da amicizie che si portano dietro.
In uno staff c’è bisogno di dividersi il lavoro e avvalersi delle competenze di più professionisti per seguire le cose.
Il calcio è cambiato. Le esigenze sono aumentate rispetto a un tempo”.
Tra i precursori nell’utilizzo delle tecnologie per valutare le prestazioni dei giocatori. Il pane quotidiano. Solo che sul suo tavolo le video-analisi comparivano quasi venti anni fa.
“Il Genoa è una opportunità bellissima per noi. Lavoriamo per costruire le fondamenta e portare la gioia di giocare”.