Partono da Loano le riprese de “Il silenzio prima del giorno”, il nuovo film di Giorgio Molteni regista loanese
Partiranno da Loano le riprese de “Il silenzio prima del giorno”, prodotto da Dario Maria De Luca e Cesare Geremia Giromini per Adamantis Cinema Italiano con l’apporto della Genova-Liguria Film Commission presieduta da Cristina Bolla ed il patrocinio del Comune di Loano.
La sinossi: l’azione si svolge in un piccolo centro marino. La stagione è terminata, gli alberghi sono quasi tutti chiusi, le strade deserte, ed il silenzio è rotto soltanto dal vocio degli uccelli che volano bassi lungo i canali che scorrono lentamente verso il porticciolo. Una nebbia innaturale sale dall’acqua, quasi a sottolineare l’atmosfera di abbandono e di solitudine.
Quattro ragazze si ritrovano in un albergo. Sono state chiamate dai medici dell’ospedale dove Lodovica Clerici Della Rovere, loro coetanea, è stata ricoverata a seguito di uno spaventoso incidente. Ora è in coma ed i loro nomi e numeri di telefono erano scritti sulla tessera che hanno coloro che hanno scelto, in caso di decesso, di donare i propri organi.
Da loro dipende il consenso per l’eventuale espianto. La sensazione di solitudine e di vuoto la percepiremo come caratteristica indissolubilmente legata ai personaggi che, nel corso della notte si sveleranno ai nostri occhi attraverso un mosaico di azioni ed accadimenti temporalmente discontinui, dove passato e presente sono legati da un sottile filo.
Cinque ragazze, cinque amiche del cuore, cinque destini apparentemente indissolubili ma che il vuoto generato dal non sapere crescere, ha irrimediabilmente diviso qualche anno prima di questo incontro. Così, attraverso una tecnica di retrospezione impersonale, l’istanza narrante, intervenendo e manipolando la configurazione dell’intreccio, torna indietro per presentare alcuni fatti, interrompendo il flusso ‘naturale’ della storia ed a poco a poco ci svela i personaggi.
Un film che fa pensare, che tratta argomenti che spesso dimentichiamo o, meglio, vogliamo dimenticare. Problemi attuali da risolvere ma soprattutto drammi che possono capitare a tutti direttamente o indirettamente. Da questa storia scaturisce uno stimolo a fare qualcosa o almeno a dare il proprio contributo al fine di salvare la propria volontà. Il vuoto è la costante del film.
La notte dell’attesa scopre i conflitti e le debolezze di ognuna di loro perché ognuna di loro è alla ricerca di un senso da dare alla propria vita, se mai ce ne fosse uno. O peggio vi ha rinunciato.
La morte di Lodovica, piuttosto che la sua uscita dal coma, porterà le quattro ragazze a riperdersi di vista. Il vuoto ha di nuovo fagocitato le loro anime. Quelle di tutte, o quasi. Una sola di loro riuscirà a “salvarsi”, anche se a volte è più facile lasciarsi affondare silenziosamente nel buio che affrontare la prima luce del giorno.
“Il silenzio prima del giorno” è il quinto film girato in Liguria da Giorgio Molteni dopo “Aurelia”, “Il ritorno del grande amico”, “Terrarossa” e “Oggetti Smarriti”. Le riprese verranno realizzate sui territori di Loano, Laigueglia, Toirano, Savona e Pietra Ligure scenografati da Francesco Salvatore con produzione organizzata da Davide Coco.
“La nostra città è sempre più richiesta come ‘set cinematografico’ – nota il sindaco di Loano Luca Lettieri e l’assessore a turismo e cultura Enrica Rocca – Come tutti ricorderanno, ad esempio, anni fa abbiamo ospitato le riprese della fiction ‘Rosy Abate’, andata poi in onda sui canali Mediaset. Ma nel corso del tempo e anche di recente sono moltissime le produzioni che hanno scelto Loano ed il suo comprensorio come location per film e telefilm.
Lo stesso Giorgio Molteni, nostro concittadino ed apprezzato regista, ha spesso scelto la sua città di origine come set per i suoi lavori. Un territorio dalla bellezza poliedirica, dunque, che anche grazie al clima mite in ogni momento dell’anno (aspetto non trascurabile nelle produzioni cinematografiche) si presta perfettamente a questo scopo. Ringraziamo la Genova-Liguria Film Commission per il costante impegno nella promozione della nostra regione come ‘destinazione’ per progetti audiovisivi e la casa di produzione Adamantis per aver scelto Loano”.
Cristina Bolla, presidente di Genova-Liguria Film Commission, dichiara: “Con il film ‘Il silenzio prima del giorno’ continua la collaborazione con la casa di produzione Adamantis di Milano che, ancora una volta, ha colto l’invito a girare nel ponente savonese. Il progetto è stato finanziato dal bando dell’audiovisivo di Regione Liguria e rappresenta una ulteriore azione promozionale che stiamo portando avanti su tutto il territorio ligure”.
“Il film vede sul set la presenza di Giorgio Molteni, regista pluripremiato di fama internazionale che, ogni tanto, torna a girare nella sua Liguria con un punto di vista unico che lo ha reso celebre sul grande e sul piccolo schermo.
Ma molte sono le maestranze liguri presenti sul set: anche questo fa parte del progetto che la nostra Film Commission sta portando avanti da anni, ossia creare sviluppo economico sul territorio e occupazione nei confronti dei tanti professionisti liguri che sono stati formati per poter supportare le produzioni che, negli ultimi anni, stanno crescendo in modo significativo a seguito di una campagna di marketing strategico ben precisa.
Il primo ciak sarà a Loano, nella città natale di Giorgio Molteni e poi la troupe si sposterà in tutto il ponente savonese. I progetti audiovisivi rappresentano dei veri e propri veicoli promozionali che il nostro territorio ha visto crescere, grazie a una attività mirata di attrazione nei confronti di case di produzioni nazionali ed internazionali”.
Come spiega il regista Molteni, quella nel film “è una storia prevalentemente drammatica; un gruppo di amiche si ritrova di tempo attorno al capezzale di Ludovica, in coma a causa di un incidente automobilistico. La ragazza, caratterizzata dalla paura e dall’ossessione della morte, rimasta orfana della madre e con un padre praticamente inesistente, aveva lasciato l’incarico per il testamento biologico alla persona che secondo lei avrebbe sostituito sua madre, Andrea, la ‘capo branco’ del gruppo. Questo ritrovarsi, loro malgrado, produce diverse dinamiche di amicizia a volte autentica, a volte di convenzione, il più delle volte contrastanti. Il tutto è filtrato da un sentimento nascosto, sottopelle, vibrante, che potremmo definire ‘fame d’amore’; una fame che affiora prepotentemente quasi a sorprenderle, così, dopo tanto tempo”.
Il cast è composto da giovani attrici e attori, molti dei quali liguri, alcuni alla prima esperienza. Valentina Di Simone è Andrea, una ragazza mora e molto femminile. Fotografa sin da giovane, a causa di questa passione vive la vita sempre attraverso un filtro.
Aurora Barbuto è Caterina: piccolina, incinta di quattro mesi; ma il suo ragazzo l’ha lasciata sola. Incerta sul futuro intanto lavora come commessa. È la più insicura delle amiche. Mia Beghetto è Anja: modella magra, bella, inquieta e irrequieta. È capace di passare in pochi attimi da un estremo interessamento a un totale distaccamento da tutto ciò che la circonda. Giorgia Graiani è Giada: fa l’escort, è sempre molto truccata, appariscente ma mai dozzinale.
Ha un carattere deciso e strafottente da giovane, da adulta un tono malizioso con una cadenza sensuale e magnetica, come una geisha. Sorride sempre, soprattutto quando sembra non essercene motivo e questo mostra il fascino della sfida. Sofia Barbieri è Mara: è un’aspirante attrice, spregiudicata e pronta a tutto pur di sfondare. Per questo motivo non si fa nessun problema a scavalcare le sue colleghe da adulta, e le sue stesse amiche da ragazza.
È sempre minuziosamente truccata ed impeccabile. Nel cast figurano anche: Alessandra Scardellato, Matteo Munari, Luca Molteni.
Giorgio Molteni, ligure di Loano, dopo la laurea in sociologia si dedica al cinema dirigendo film, film-tv e serie televisive partecipando e vincendo premi in alcuni festival internazionali tra cui: Selezione Festival di Berlino con “Aurelia” (1987); Premio Giuria Giovani Festival di Locarno ‘87 con “Aurelia”, Evento Speciale Festival di Venezia 1991 con “Corsica!”; Premio ANEC AWARD Festival di Giffoni 2011 con “Oggetti smarriti”. Il suo esordio alla regia è “Un gusto molto particolare” (Rai/RSP 1982 ), ma trova spazio nelle sale cinematografiche con i seguenti film: “Aurelia” (1987) Antea/BIM (selezione Berlino/ Premiato a Locarno/Annecy/Il Cairo/ Valencia/ Amburgo,ecc) segue “Il ritorno del grande amico” (1990 Antea-Distr, Raiuno); “Terrarossa” (2000 Millennium/Sharada distr.) Europa Festival); “Il servo ungherese” (2004 Le Grand Bleu/ MEDUSA); “Legami sporchi” (2005 PECA/Surf Film/ABfilm; “Oggetti smarriti” (2011 IK Media-Microcinema Distribuzione); “… Bologna 2 agosto” (2012); “Non facciamo finire la festa” (2013) cortometraggio; “Come ti vorrei” (2013/2014 Excelsior Cinematografica); “One more day” (White Wolf Production); nel 2014 script per la tv dirige alcune fiction tra cui “Ias – Investigatore allo sbaraglio” (con Corrado Mantoni) (1998 Canale 5 /Endemol); “La Squadra” (2000 Raitre/Grundy); “Carabinieri” (2001 2^ unità Mediaset); “Questa è la mia terra 1” (2005 2^ unità Mediaset/ Endemol); “Incantesimo 9” (2007 Raiuno/DAP); “Capri 2” (2008 Raiuno/ Rizzoli) oltre a diverse fiction daytime: “Un posto al Sole” (1997); “Vivere” (1999 Mediaset.Endemol); “Centovetrine” (2000 Mediaset/Endemol); “Cuori rubati” (Raidue-Grundy 2002); “Sotto casa” (2006 Raiuno/Videa ); e film tv tra cui “Meninhos “ (1992 Raidue); “Il mio nemico” (1992 Rossellini/RaiSat); “Corsica!” (Raidue Festival di Venezia 1991). Al Giffoni Film Festival 2011 con “Oggetti smarriti” ha vinto l’ANEC AWARD Generator +18; è uscito nelle sale l’11 Luglio 2013 distribuzione Microcinema. Nel 2014 esce nelle sale “Bologna 2 Agosto”, “I giorni della collera”, nel 2015 “Come ti vorrei” e nel 2016 “One more day”; di prossima uscita, nel 2022, il film “Vanitose”.
Giuliano Trentadue nasce il 17 marzo 1952 a Milano, dove vive e lavora. Scrittore di racconti e poesie ha pubblicato il suo primo romanzo: “Non mi ricordo gli occhi”, con “Mursia Editore” nel gennaio 2011 è inoltre autore di varie sceneggiature: “I racconti di Zì Bastiano”, che si struttura come una collana di cortometraggi scritti per la televisione, di genere thriller e mistery; “Notte Infinita”, è un noir scritto a quattro mani con Cesare Geremia Giromini, al quale appartiene anche il soggetto; “Non mi ricordo gli occhi”, che tratta dal libro omonimo è un’opera di denuncia a tinte molto forti, ambientato a Milano che mette a confronto, attraverso gli occhi del protagonista, Daniele, due realtà; “Precognizioni”, thriller paranormale; “Voglio fare la Velina”, commedia brillante e a tratti tenera, che vede protagoniste alcune ragazze impegnate nelle selezioni che porteranno alla scelta delle due nuove vallette.