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Passi più sicuri a Varazze grazie alla sistemazione di alcuni marciapiedi

Passi più sicuri a Varazze grazie alla sistemazione di alcuni marciapiedi, in via Verdi e contigue via XX settembre e via IV Novembre
Passi più sicuri a Varazze grazie alla sistemazione di alcuni marciapiedi, in via Verdi e contigue via XX settembre e via IV Novembre

Passi più sicuri a Varazze grazie alla sistemazione di alcuni marciapiedi, in via Verdi e contigue via XX settembre e via IV Novembre

Passi più sicuri a Varazze grazie alla sistemazione di alcuni marciapiedi , è stata accolta con vivo compiacimento dai cittadini ivi residenti e da coloro che vi transitano, potendo ora contare su “passi sicuri”, che hanno contribuito a rendere molto più agevole la vita del quartiere.

Questi lavori, che il Comune ha fatto eseguire in modo eccellente, con un lastricato non privo di una certa eleganza, ridanno così tono a una zona un tempo votata all’attività turistica, con alberghi e pensioni che hanno fatto la storia della città, soprattutto nel secondo dopoguerra e con il “boom” economico che ne fu la promozione a livello non solo cittadino, ospitando turisti provenienti dall’Europa centro – settentrionale, Germania, Olanda e Paesi Scandinavi.

Adesso i tempi sono cambiati e praticamente tutti gli esercizi sono stati trasformati in abitazioni private, ma è rimasto quel certo blasone di qualificata accoglienza che si può ancora scoprire, anche oggi, in qualche edificio che ne ricorda la primitiva attività.

Il quartiere, facente parte della Caminata sud, è ricordato anche come “deré a-a stasion”, in quanto sorto vicino alla primitiva Stazione Ferroviaria, dipartendosi dal sottopassaggio da dove inizia la piccola Via Giovanni da Mezzano – Podestà di Pera – 1380.

Un’altra “chicca” è rappresentata dalla cancellata in ferro battuto, vero capolavoro di artigianato degli anni ’30, che accompagna la salita che conduce sul pontino del torrente Arzocco, tanto considerata che nel 1940, allorché si tagliarono tutte le cancellate in ferro degli alberghi, pensioni e villette, per le esigenze dell’industria bellica, la sega elettrica e i picconi si fermarono per onorarne la perfezione costruttiva, ancora oggi da ammirare con orgoglio.

Vale la pena di farci un salto, magari con le scolaresche e i turisti che sempre più spesso sono interessati ai cimeli della nostra storia, vista a tutto campo.

(Testo e immagini di Mario Traversi)