“Negli incontri di oggi non sono arrivate le risposte sperate. Si apprende che Arcelor Mittal, purtroppo, ha preso ancora altro tempo, chiedendo dieci giorni in più presentare un piano. Dopo questa scadenza lo Stato deve entrare nell’azionariato senza indugi”.
Lo ha dichiarato stasera il deputato genovese di èViva Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.
“Bene ha fatto il Governo, attraverso la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, a porre un limite temporale.
Sono mesi che l’azienda avrebbe potuto chiarire le intenzioni, ma ha preferito giocare sulle ambiguità, alimentando un clima di inquietudine tra i dipendenti, fino all’esasperazione.
Manifesto la mia solidarietà ai lavoratori di Novi Ligure in protesta. Insomma, una vicinanza da Genova a Taranto.
È un momento di difficoltà complessiva e servono certezze, non la cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 nonostante gli ordini arrivati.
Nella giornata commemorativa di Guido Rossa, nello stabilimento di Genova Cornigliano, l’amministratrice delegata di Arcelor Mittal Lucia Morselli aveva annunciato il rispetto degli accordi. Ora siamo di nuovo in ballo. È il tempo delle risposte definitive, altrimenti tocca allo Stato”.