“Quando si parla di formazione professionale per disabili, la giunta Toti si dimostra tutt’altro che capace di ‘agire e reagire’, come adesso ama appellarsi. Al contrario, si dimostra inadeguata: soprattutto quando si tratta dei soggetti più fragili, che avrebbero più bisogno di attenzioni e attendibilità nei tempi e nei modi dei percorsi formativi”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Gianni Pastorino (Linea condivisa).
“In questi giorni – ha aggiunto Pastorino – alcune famiglie stanno denunciando che i corsi continuano a essere in forte ritardo, nonostante il sollecito della Consulta per i Disabili. E le famiglie che sottolineano questi ritardi ricevono una risposta in burocratese che nulla aggiunge in concreto e che procrastina a data indefinita la soluzione della questione.
Già i bandi erano in ritardo, la scadenza per la presentazione dei progetti era lo scorso 11 dicembre; l’impressione è che da allora la commissione di valutazione non si sia neppure riunita.
La situazione sembra decisamente stagnante. Tutto questo avviene nonostante le frasi trionfalistiche di cui si riempiono la bocca alcuni assessori: ‘abbiamo sostenuto le famiglie, abbiamo aiutato le mamme’, senza neanche aver centrato l’obiettivo”.
Pastorino ha quindi denunciato i ritardi che stanno penalizzando i nuovi percorsi formativi per disabili: “Opportunità che la Regione avrebbe già dovuto avviare. Sono situazioni che riguardano un universo di persone. Ma sono persone invisibili, che devono affrontare giornate difficili, in cui la dilatazione dei tempi produce spazi vuoti e inutili. Quindi tanta frustrazione per le ragazze e i ragazzi.
Crediamo ci siano tante famiglie in questa situazione. E crediamo sarebbe importante che la giunta Toti usasse più rigore e attenzione, mettendo per un attimo da parte il clima inevitabile della campagna elettorale.
In questi giorni la Liguria è tappezzata di manifesti che recitano ‘Capaci di agire e di reagire’. Sebbene riportino il marchio della Regione, è evidente che si tratti di propaganda pro-Toti pagata con soldi pubblici.
Non ci interessa entrare nella polemica, quanto semmai evidenziare l’oggettiva contraddizione. Quei manifesti sottendono all’idea di una Regione che si mobilita prontamente su tutte le questioni. Non solo come Ente, ma anche attraverso le sue articolazioni, come le ASL o le società partecipate. Alla prova dei fatti, quando si tratta formazione per disabili la giunta di Toti si dimostra inerte e tutt’altro che reattiva”.