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Pastorino: Bucci e le sue sparate. Ora vuole il consigliere delegato

Pastorino: Genova al 54° posto, paga conto della cattiva amministrazione
Il consigliere regionale Gianni Pastorino

“Ancora una volta, il Presidente Bucci non si smentisce: annuncia la figura del ‘Consigliere Delegato’, una carica che non esiste. Forse non gli bastano i 7 assessori regionali previsti dalla legge? Bucci ne vuole 9, e così si inventa questa nuova figura. Ma serve ricordargli che è necessaria una modifica dello Statuto regionale, un passaggio complesso di una semplice dichiarazione alla stampa. Questa trovata dimostra ancora una volta la superficialità con cui affronta il ruolo istituzionale, confondendo le istituzioni con un palcoscenico per i suoi slogan”.

Lo dichiara il Consigliere Regionale Gianni Pastorino, che aggiunge:

“Ma questa non è una novità. È lo stesso Bucci che prima voleva il tram in Valbisagno, salvo poi abbandonarlo per il fantomatico Skymetro, un progetto irrealizzabile, con piloni progettati direttamente nellalveo del fiume. È lo stesso Bucci che ha presentato la funivia del Lagaccio, unidea insensata e inutile: non risolve alcun problema di mobilità, ha costi enormi e rischia di deturpare il paesaggio.

La verità è che la maggior parte delle sparate di Bucci finisce in un nulla di fatto, perché vengono sistematicamente smentite dalla realtà e, soprattutto, dagli uffici tecnici. Quelli stessi uffici che, nel silenzio del sindaco-presidente, devono ogni volta certificare che i progetti annunciati con tanta enfasi sono infattibili o, peggio, potenzialmente dannosi.

E ora Bucci torna alla carica sulla sanità, annunciando un Consiglio superiore della sanità in Liguria. Ma come pensa di realizzarlo? Dove sono i dettagli? E che tipo di rapporto esisterà tra l’Assessore alla Sanità, i suoi quattro ‘guardaspalle’ imposti da Bucci e il Consiglio superiore della sanità?

Come sempre, le sue sparate finiscono per rimanere solo parole, mentre le cittadine e i cittadini liguri continuano a pagare il prezzo dellimmobilismo e delle scelte sbagliate.

La Liguria non ha bisogno di promesse irrealizzabili o di progetti calati dallalto senza senso. Ha bisogno di serietà, di amministratori che conoscano le istituzioni e che sappiano come tradurre le parole in fatti concreti”.