“Ho presentato in aula alla Camera un question time sulla revisione dei canoni demaniali marittimi, che è stata sicuramente giusta e necessaria con il superamento dei vecchi modelli. Ma c’è un punto, il comma 4, che rappresenta un serio problema.
Non è giusto che la soglia minima passi da 360 circa a 2.500 euro.
Il canone minimo viene spesso pagato per attività ricreative, senza scopo di lucro. Ci sono i Comuni che hanno concessioni per beni di pubblica utilità.
Se per esempio, un Comune detiene dieci concessioni di questo tipo dovrà corrispondere 25mila euro. Ma ci sono altri casi: la destinazione per piccole attività e manifestazioni serali, o anche come box di piccole dimensioni per i servizi legati alla pesca. E addirittura nella casistica ci sono singole boe di ancoraggio”.
Lo ha dichiarato oggi il deputato genovese Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per LeU, in merito al question time discusso oggi a Montecitorio con la risposta della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli (Pd).
Lega: abolire nuovo canone minimo demaniale di 2500 euro, tutelare tradizioni marinare
“Questa revisione – ha aggiunto Pastorino – non è affatto giustificabile: colpisce tutte la fasce più basse, Comuni appunto, ma anche associazioni e tradizioni.
Insomma, la riforma ha un obiettivo nobile ed è giusta, ma l’applicazione del comma 4 mina fortemente quanto di buono c’è in questa normativa.
Auspico che la ministra De Micheli possa cogliere l’importanza di questo aspetto e correggere la pesante distorsione. E in tale direzione presenteremo un emendamento alla legge di Bilancio”.