Maxi inchiesta su corruzione in Liguria. L’imprenditore portuale genovese Aldo Spinelli, 84 anni, indagato nell’inchiesta che ha portato alle dimissioni di Giovanni Toti dalla carica di presidente della Regione Liguria e a quelle da amministratore delegato di Iren di Paolo Emilio Signorini (all’epoca dei fatti presidente dell’Autorità portuale), ha accettato il patteggiamento con i pm della Procura di Genova.
Stamane i suoi legali Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza hanno spiegato: “Avremmo voluto affrontare il dibattimento certi di dimostrare nei fatti l’innocenza di Aldo Spinelli, ma la prospettiva di affrontare, peraltro come unico imputato, un processo che si sarebbe protratto per anni, su consiglio dei legali difensori, ha fatto prevalere la volontà primaria del nostro assistito di preservare le aziende e la famiglia dal danno mediatico che ne sarebbe derivato.
Per questa ragione, seppur a malincuore, Aldo Spinelli ha deciso di accettare la proposta di patteggiamento della Procura di Genova che, nel contempo, riconosce che tutte le pratiche amministrative oggetto del procedimento penale siano state corrette e legittime, nel rispetto dell’interesse pubblico”.
Nell’ultimo giorno utile per le richieste di rito alternativo c’è stato quindi l’accordo per il patteggiamento, dopo quelli di Toti e Signorini, anche per sciò Aldo.
La difesa e i pm si sono accordati per un patteggiamento di una pena di tre anni e due mesi di reclusione che include la confisca di circa 500 mila euro, già oggetto di sequestro.
L’ultima parola spetterà al gup, che dovrà pronunciarsi, come nel caso di Toti e Signorini, sulla congruità di quanto stabilito in un’udienza ancora da fissare, ma che si terrà probabilmente a ottobre.