“L’infame equiparazione tra Comunismo e nazismo – approvata dal Parlamento europeo il 19 settembre 2019 – è arrivata ieri anche in Comune a Genova, dove si è tentato di riscrivere la storia infarcendola di menzogne.
Da Comunisti, condanniamo con fermezza e senza appello questa risoluzione, sottolineando che, porre sullo stesso piano teorico, ideale e pratico il Comunismo e il fascismo significa fare un enorme errore storico e politico”.
Lo hanno comunicato stamane i responsabili liguri del Partito Comunista.
Genova riconosce la storia e i milioni di morti: comunismo equiparato a nazifascismo
“A chi non conosce la storia (e a chi la cambia a proprio uso e consumo) – hanno aggiunto – noi Comunisti ricordiamo che, nella seconda guerra mondiale, è stata l’Unione sovietica a pagare il più alto prezzo in termini di vite umane; equiparare quest’ultima con la Germania nazista, significa mettere sullo stesso piano vittime e carnefici.
Non solo. Chi nega il ruolo fondamentale dell’Armata Rossa nella liberazione dell’Europa dal fascismo, commette un’infamia alla memoria. E chi non tiene conto del ruolo fondamentale dei Comunisti nella Resistenza, in Italia e in Europa, insulta la nostra storia.
Se non lo sapete (o fingete di non saperlo) ve lo diciamo noi: le principali formazioni partigiane, le Brigate Garibaldi, erano organizzate e comandate dai Comunisti. E sono state proprio le Brigate Garibaldi a liberare Genova dal nazifascismo.
Mai potrà esistere equiparazione tra il fascismo e chi, contro questo crimine, ha lottato sacrificando la propria vita.
Genova, città medaglia d’oro della Resistenza, ieri è stata sprofondata nella vergogna”.