Si è conclusa con la consegna del Premio Anthia 2024 la 43esima edizione della rassegna Libraria di Peagna che è stata visitata da migliaia di appassionati. Ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento di Libro Ligure dell’anno è stato il volume “Sacro e vago Giardinello” edito da Delfino Moro.
“Premio meritatissimo- commenta lo scrittore ed editor Armando D’Amaro- in quanto frutto di un lavoro straordinario ed appassionante durato più di vent’anni che ha coinvolto oltre ai curatori decine di persone. Complimenti anche agli altri quattro validissimi finalisti”.
La serata si è aperta con un video e con la voce del compianto professor Franco Gallea che ha sempre rappresentato l’anima della rassegna libraria a partire dalla sua prima edizione. Sono saliti quindi sul palco autori ed editori dei cinque libri finalisti che hanno raccontato le vicissitudini, i retroscena ed il percorso che ha portato alla realizzazione dei rispettivi volumi.
I curatori del Giardinello hanno raccontato la genesi dell’impresa e spiegato il contenuto dell’opera.
In origine Giorgio Fedozzi è stato il coraggioso ricercatore ed appassionato che ha iniziato a trascrivere un primo tomo dell’opera del canonico albenganese Gio. Ambrogio Paneri. Poi il lavoro è stato proseguito da Giorgio Fedozzi e Gianluca Robbione.
Il “Sacro, e vago Giardinello” è un’ opera fondamentale per gli studiosi della storia, dell’arte e della vita religiosa della Liguria occidentale tra il XV e il XVII secolo. E’ disponibile non solo in formato cartaceo, ma anche in digitale. E’ un’opera che presenta lo stato della Diocesi di Albenga-Imperia all’ inizio del Seicento.
“Può essere – commenta l’editore Gerry Delfino-una occasione stimolante per approfondire la conoscenza delle centinaia di chiese, oratori, conventi, collegiate, ospedali, reliquie, pievi, castelli, monumenti, confraternite, cappelle, monti di Pietà, monasteri, parrocchiali e case canoniche, compresi in quello che era il vasto territorio diocesano da Finale Ligure fino a Bordighera”.
Editi dalla Delfino Moro e curati da Giorgio Fedozzi e Gianluca Robbione, i tre volumi contengono anche un interessante intervento di Guglielmo Borghetti e le illuminanti introduzioni di Alma Oleari, Luciano Livio Calzamiglia, Alfonso Sista e Francesca Christina Porro.
Scritto fra il 1624 ed il 1625 il prezioso manoscritto è conservato ad Albenga, presso il Fondo Capitolare dell’Archivio Diocesano. Monsignor Pier Francesco Costa, l’allora vescovo della città Albenga, coadiuvato dal canonico della cattedrale Ambrogio Paneri, a partire dal 1624, guardando la propria diocesi, iniziò a scrivere il “Giardinello”. “L’opera- ci spiega Alma Oleari- all’interno dei suoi tre tomi per un totale di 2072 pagine, offre una descrizione dettagliata delle 164 località del Ponente Ligure che a suo tempo componevano la Diocesi.
Da Finale a Sanremo venne descritto il paesaggio; l’architettura, gli arredi e i pregi artistici delle parrocchie; l’amministrazione delle stesse: legati, lasciti, decime; le rendite; gli elementi naturali come i corsi d’acqua o i confini parrocchiali; le consuetudini; il numero delle famiglie e degli abitanti della parrocchia. Se oggi quest’opera è fruibile a tutti, lo si deve alla generosità e alla fiducia riposta nel progetto da parte della Fondazione De Mari, Fondazione Carige, Comune di Albenga, Comune di Pietra Ligure, Comune di Imperia, Comune di Sanremo, Le Muse a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti”. L’opera è stata dedicata al Canonico Don Antonio Bonfante (Rezzo 1915- Albenga 2002) Direttore dell’Archivio Diocesano dal 1991 al 2002, autore della prima trascrizione del Sacro e Vago Giardinello, messa a disposizione di studiosi e cultori di storia locale.
La dottoressa Alma Oleari ha infine dedicato il Premio Anthia a Monsignor Fiorenzo Gerini che fu uno dei primi a capire l’importanza di pubblicare questa opera. Questi gli autori ed i titoli degli altri quattro volumi finalisti Sergio Luzzatto, “Dolore e furore. Una storia delle Brigate rosse”, Torino, Einaudi, 2023; Massimo Bartoletti, “Officine pittoriche del ’500 nel Ponente ligure”, a cura di Franco Boggero, Savona, Fondazione De Mari – Genova, SAGEP, 2024; Aurora Cagnana e Maddalena Giordano, “Le torri di Genova. Un’indagine tra fonti scritte e archeologia”, Ventimiglia, Philobiblon Edizioni, 2024; Tiziano Franzi, “Le tribù liguri nella Preistoria. Guida polisensoriale a luoghi, musei e curiosità da 20.000 anni fa alla romanizzazione”, Genova, Erga Edizioni, 2024. Claudio Almanzi