L’Avvocato Matteo Minna, ex amministratore di sostegno di Paolo Calissano, l’attore genovese morto a Roma il 29 dicembre 2021, è indagato a Genova per peculato e circonvenzione di incapace.
Ad anticiparlo è il quotidiano il Secolo XIX, secondo il quale l’avvocato Minna avrebbe prelevato dai conti di Calissano circa 70 mila euro.
Un primo esposto, in cui si ipotizzava il peculato, era stato presentato dai familiari di Calissano che si erano accorti degli ammanchi.
Poi a dicembre, quando la procura di Roma ha chiuso le indagini sulla morte dell’attore, ha integrato la denuncia ipotizzando anche la circonvenzione d’incapace.
Il fascicolo è attualmente in mano al pubblico ministero genovese Francesco Cardona Albini e all’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.
Calissano, nel marzo 2006 patteggiò la pena di quattro anni di reclusione per l’accusa di aver ceduto della cocaina alla ballerina brasiliana Ana Lucia Bandeira Bezerra che morì nella sua casa genovese di Albaro di via Boselli, il 5 settembre 2005.
Paolo Calissano si trovava, nel mentre, nella Comunità di recupero per tossicodipendenti a Trofarello, nel Torinese.
L’Avvocato Minna, nel 2006, venne nominato dal tribunale, amministratore di sostegno dell’attore che, nel frattempo, era caduto in una forma di depressione.
La somma sparita dai conti di Calissano, secondo quanto riporta il quotidiano genovese sarebbe decisamente maggiore e vedrebbe il possibile coinvolgimento di diverse società tra cui la Autopark V maggio srl, società liquidata.
Dell’indagine si occuperebbero i militari del nucleo di polizia economico finanziaria.