Oltre 6 milioni le presenze complessive di turisti stranieri nella nostra regione registrate durante il 2019, tra cui più di 1 milione tedesche e 144 mila austriache
per permettere la ripartenza del turismo è quindi fondamentale, in completa sicurezza, permettere la circolazione di turisti dal centro Europa verso il nostro Paese.
E’ quanto afferma Coldiretti Liguria, su dati Osservatorio Turistico Regionale 2019, evidenziando l’importanza della libertà di transito attraverso l’Austria in riferimento alle dichiarazioni del Governo di Vienna che considera l’Italia ancora un focolaio. Si tratta di una considerazione preoccupante per l’Italia e per il sistema turistico nazionale che ha già subito pesanti perdite di viaggiatori italiani e stranieri nell’ultimo trimestre.
“L’azzeramento della spesa turistica a causa della pandemia – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – sta avendo, anche nella nostra regione, un impatto economico devastante che si ripercuote, a cascata su tutti i settori connessi, come l’agroalimentare con il cibo che è diventato, anche in Liguria, il vero valore aggiunto delle vacanze, grazie ai prodotti d’eccellenza e alle specialità che, ogni anno, attirano i turisti da ogni parte del mondo. È ora più che mai fondamentale ripartire in completa sicurezza, cercando di non tagliare fuori il nostro Paese dagli accordi per la circolazione turistica. E se, tuttavia, la presenza straniera in Italia rappresenta una pesante incognita, la speranza ora viene riposta sul 40% di italiani che, in passato, ha preferito viaggi all’estero e che quest’anno potrebbe decidere di rimanere nel Belpaese secondo l’Enit. La possibile riapertura tra le regioni, attesa per il 3 giugno (se confermata), può rappresentare quindi una prima boccata d’ossigeno per il turismo nazionale, con gli italiani che potranno, ancora una volta, scegliere la nostra regione per le sue bellezze paesaggistiche, il mare e le peculiarità sia culturali sia culinarie che la contraddistinguono”.